Un nuovo bonus in arrivo per gli italiani con il decreto aiuti ter che ha introdotto 150 euro per tutti i lavoratori. Anche i lavoratori stagionali potranno godere di questo nuovo beneficio di questo altrettanto nuovo decreto emergenziale del governo. Ciò che va detto però, per ciò che riguarda lo spaccato dei lavoratori del settore turistico e alberghiero è che non tutti lo riceveranno in automatico. Ma è vero pure che non tutti dovranno presentare la domanda. Infatti il bonus potrebbe essere erogato secondo due canali, uno dei quali è già in possesso dell’INPS.
“Gentile redazione, sono un lavoratore stagionale e sto per terminare la stagione estiva 2022. Sono un cameriere di sala ed ho prestato servizio in un albergo 4 stelle della Riviera Romagnola. Adesso il mio contratto si interromperà e come al solito presenterò la domanda di disoccupazione all’INPS. Chiederò la Naspi che di fatto percepisco ogni anno. Un dubbio che mi sorge adesso riguarda il bonus da 150 euro che sembra il governo presto manderà a tutti i lavoratori, compresi gli stagionali. Volevo capire se dovevo presentare domanda, magari adesso che lavoro come stagionale o se devo pazientare e presentarla all’Inps nel momento in cui divento beneficiario della Naspi. Al riguardo ho un po’ di confusione, anche perché qualcuno mi ha detto che questo bonus dovrebbe arrivare in maniera automatica e senza domanda. Voi ne sapete qualcosa in più?”
Il bonus da 150 euro del decreto aiuti ter
E con il nuovo decreto aiuti, arrivato alla terza edizione, ecco che il governo vara un nuovo bonus, una nuova erogazione una tantum da 150 euro indirizzata a tutti i lavoratori, sia dipendenti che autonomi ed ai pensionati. Un intervento anche questo piuttosto vasto, anche se più rigido rispetto al bonus di 200 euro di luglio. Infatti si assottiglia la platea di beneficiari dal momento che scende il tetto di reddito da non superare per poter fruirne.
Bonus 150 euro lavoratori stagionali, come funziona?
Il bonus da 150 euro sarà destinato anche ai lavoratori stagionali del settore turistico e alberghiero. Si tratta di quella enorme platea di lavoratori che come sempre ogni anno, svolge l’attività nei periodi estivi per poi terminare ad inizio autunno. Anche se manca ancora l’ufficialità definitiva del bonus, con tutte le procedure che serviranno per ottenerlo, per quanto riguarda lo spaccato dei lavoratori stagionali sembra che il bonus sarà erogato a qualcuno in maniera automatica e ad altri previo domanda. Una cosa che appare certa è che l’Inps inizierà a scremare la platea dei beneficiari e quindi anche a determinare quali sono gli stagionali meritevoli di questo aiuto, utilizzando gli elenchi dei beneficiari dei vecchi provvedimenti Covid. Tutti ricordano infatti i bonus o le indennità Covid, erogati durante la pandemia proprio ai lavoratori stagionali. Tutti ricordano l’erogazione da 2.400 euro e da 1.600. Ebbene, una delle ipotesi che si fanno per quanto riguarda il bonus ai lavoratori stagionali è proprio quella di un’erogazione automatica a chi è stato già beneficiario dei bonus all’epoca dello scoppio della pandemia e dei provvedimenti di chiusura delle attività turistiche ricettive.
Lavoratori stagionali, il bonus e le informazioni utili al momento
Il bonus di 150 euro quindi, riguarderà anche i lavoratori stagionali come previsto dal terzo Decreto Aiuti. Nuovo bonus, motivazioni vecchie perché resta un contributo una tantum che ha l’obbiettivo di sostenere lavoratori e famiglie contro l’aumento dei prezzi dei beni di consumo e delle bollette energetiche. Fino a quando il decreto non verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale è evidente che sono più le ipotesi che i dati certi che si possono elencare. Dal momento che si parla di un connubio tra questo nuovo bonus e i vecchi indennizzi Covid per gli stagionali, è evidente che la platea di interessati è tutta quella del lavoro collegato al settore del turismo, degli stabilimenti termali e simili. In sintesi la misura dovrebbe riguardare tutti i lavoratori che hanno avuto un contratto stagionale e dovrebbe essere erogata come furono erogate quelle indennità prima citate. L’unica differenza dovrebbe riguardare quanti non furono compresi tra i beneficiari dei precedenti benefit.
La bozza del decreto e cosa c’è di nuovo
Dalla bozza del decreto si legge che dovranno presentare domanda per ottenere il beneficio i lavoratori che hanno almeno 50 giornate lavorative nell’anno 2021. Questo purché abbiano un reddito annuo derivante da tale attività non superiore a 20.000 euro. Rispondere subito alla domanda del nostro lettore è impossibile al momento. Sarà sicuramente più facile a decreto pubblicato e a provvedimento ufficializzato in maniera definitiva.