Ci sarà bonus 150 euro anche per il pensionato estero che vive e risiede in Italia? In altre parole, un cittadino italiano che vive e abita nel nostro Paese ma che percepisce una pensione pagata esclusivamente da un ente previdenziale estero (ad esempio Canada) avrà diritto al nuovo bonus 150 euro previsto dal decreto Aiuti ter?
Per rispondere al quesito, dobbiamo immediatamente dire che il testo ufficiale del decreto Aiuti ter non ancora è stato reso pubblico. Visto però che, in base alle anticipazioni date dal Ministro dell’Economia, Daniele Franco, è detto che questa nuova indennità funzionerà in modo simile al bonus 200 euro del primo decreto Aiuti, proviamo in questa sede, comunque, a rispondere.
A chi spetta il nuovo bonus 150 euro pensionati
Tra i beneficiari del nuovo bonus 150 euro rientrano anche i pensionati. In particolare spetterà ai titolari di:
- uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria
- pensione o assegno sociale
- pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti
- indennità di accompagnamento.
Dunque, il bonus 150 euro spetterà anche per la pensione di invalidità, ad esempio.
Richiesto, comunque, in ogni caso la residenza in Italia ed il rispetto del requisito reddituale dei 20.000 euro. In pratica il nuovo contributo spetterà a condizione che il reddito personale 2021 del pensionato non risulti superiore a 20.000 euro (e non più 35.000 euro come previsto per il bonus 200 euro).
Il bonus 150 euro pensionati sarà pagato direttamente dall’INPS sul cedolino pensione. Ciò dovrebbe avvenire a novembre. La misura è voluta come contrasto al caro bollette.
L’indennità una tantum 150 euro per il pensionato estero
Poiché dalle anticipazioni è stato detto che tale sussidio funzionerà verosimilmente come il bonus 200 euro, allora per rispondere al quesito di cui in premessa proviamo a prendere a riferimento la Circolare INPS n. 73 del 24 Giugno 2022.
In questo documento di prassi, per il bonus 200 euro, fu chiarito che il contributo NON spettava a
ai soggetti che risultino titolari esclusivamente di pensioni estere o di organismi internazionali, di pensioni e rendite facoltative (ad esempio, le pensioni del Fondo di Previdenza degli Sportivi – SPORTASS o i trattamenti a carico del Fondo casalinghe e casalinghi), di vitalizi erogati nei confronti di coloro che hanno svolto incarichi presso assemblee di natura elettiva cessati dall’incarico, nonché titolari di rendite (ad esempio, INAIL, IPSEMA).
Se lo stesso principio sarà applicato anche al nuovo bonus 150 euro pensionati, dunque, ne conseguirà che questo NON sarà erogato a chi vive e risiede in Italia e che percepisce una pensione esclusivamente dall’estero.
Diverso il caso di chi, invece, risiede in Italia e percepisce la pensione sia dall’INPS che dal un ente previdenziale estero. In questo caso, nel rispetto di tutti i requisiti richiesti (tra cui quello del reddito) l’indennità sarà pagata dall’INPS sul cedolino pensione.