Al termine del Consiglio dei Ministri del 16 settembre 2022, è stata annunciata l’approvazione di un decreto Aiuti ter. Un provvedimento contenente altre misure finalizzate a contrastare il caro bollette. Tra queste c’è il nuovo bonus 150 euro pensionati, lavoratori dipendenti ed altre categorie (dovrebbero essere le stesse ammesse al bonus 200 euro del primo decreto Aiuti).
Rispetto a quello di 200 euro, tuttavia, questo nuovo contributo è diverso nel requisito reddituale. Resteranno, invece, ferme le modalità di erogazione. Pertanto, ad esempio, se facciamo riferimento al bonus 150 euro pensionati, questo sarà pagato direttamente dall’INPS sul cedolino pensione.
Parliamo al condizionale in quanto si tratta di anticipazioni conseguenti alla conferenza stampa tenuta dal Ministro dell’Economia, Daniele Franco. Per conoscere tutti i dettagli bisogna, invece, attendere che sia reso pubblico il testo ufficiale del decreto Aiuti ter.
Bonus 200 euro pensionati, per quali pensioni
Ricordiamo che il bonus 200 euro pensionati è stato previsto dall’art. 32 decreto Aiuti. Affinché il beneficio spettasse è stato chiesto il rispetto di tutti i seguenti requisiti:
- residenza in Italia
- reddito personale anno 2021 non superiore a 35.000 euro
- la pensione doveva avere decorrenza entro il 30 giugno 2022.
Significa che, ad esempio, non ha ricevuto il contributo il soggetto che è andato in pensione con decorrenza a luglio 2022 o mesi successivi.
La soglia reddituale di 35.000 euro andava considerata al netto di contributi previdenziali ed assistenziali. Inoltre non andavano considerate le somme ricevute a titolo di trattamento fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Lo stesso art. 32 del decreto Aiuti, specificava che il bonus 200 euro pensionati spettava ai titolari di:
- uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria
- pensione o assegno sociale
- pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti
- indennità di accompagnamento.
Nella Circolare n. 73 del 24 giugno 2022, poi l’INPS andava nel dettaglio delle prestazioni pensionistiche incluse ed escluse dal contributo.
Bonus 150 euro pensionati, requisiti e pensioni
Sul nuovo contributo di 150 euro pensionati, per ora quello che sappiamo (in base alle anticipazioni) è che il beneficio spetterà a coloro che hanno reddito personale 2021 non superiore a 20.000 euro (quindi, non più 35.000 euro).
Un requisito reddituale per il bonus 150 euro pensionati, dunque, più basso rispetto ai 200 euro. Questo ne riduce la platea di destinatari.
Sappiamo anche che sarà pagato a novembre direttamente dall’INPS sul cedolino pensione. Sarà anch’esso una tantum (ossia per una sola volta).
Insomma funzionerà come quello di 200 euro solo che sarà diverso il requisito reddituale. Dovrebbe spettare anche per le stesse prestazioni pensionistiche. Quindi, dovrebbe spettare anche a chi percepisce la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento.