Bonus 150 euro sulle pensioni a ottobre? La verità sui requisiti e i beneficiari

Un nuovo bonus per i pensionati, da 150 euro in unica soluzione è quello che il decreto Aiuti ter ha introdotto per le pensioni.    
2 anni fa
2 minuti di lettura
bonus 150 euro busta paga

Di decreto emergenziale in decreto emergenziale. Da 2 anni a questa parte gli italiani sono abituati a interventi del governo con bonus, agevolazioni e indennità a famiglie, lavoratori, imprese e pensionati. Tutti soggetti su cui si è abbattuta prima la grave crisi economica per la pandemia e poi quella relativa al conflitto bellico in Ucraina. Una crisi economica con un incremento del tasso di inflazione da record che forse non ha uguali nella storia, almeno in quella recente. Per trovare una crisi così forte dell’economia italiana e mondiale probabilmente si deve ritornare all’immediato post seconda guerra mondiale.

Dopo il bonus da 200 euro introdotto a luglio per contenere il surplus di spesa a cui sono stati assoggettati gli italiani sulle bollette dell’energia elettrica e del gas, ecco un nuovo aiuto da parte del governo. Con il decreto Aiuti 3 (ter come lo chiamano adesso), ecco che è stato introdotto un nuovo bonus, stavolta da 150 euro che dovrebbe riguardare anche i pensionati. 

“Buonasera, sono un pensionato di 70 anni e vivo con mia moglie, a sua volta pensionata che ha 69 anni di età. Le nostre pensioni sono rispettivamente da 780 euro al mese la mia e da 510 euro la sua. Non certo pensioni da capogiro quindi. Ho sentito parlare di un bonus da 150 euro che dovrebbe finire sulla nostra pensione a breve. Volevo delle delucidazioni in merito per capire se ci spettava o no questo ennesimo aiuto da parte del governo. Vi segnalo che entrambi abbiamo già preso il precedente bonus da 200 euro in unica soluzione a luglio. Ci toccherebbe anche questo giusto? Mi hanno detto che i requisiti sono più stringenti però.” 

Un nuovo bonus pensioni con il nuovo decreto aiuti 

Tutto approvato e quindi in attività, anche se per l’ufficialità definitiva manca la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Parliamo dei bonus 150 euro previsto dal decreto aiuti 3 che il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato.

Si tratta dell’ennesimo bonus una tantum destinato a una determinata fascia di popolazione come sostegno in questa grave fase di crisi che attraversa la Nazione. Un bonus che somiglia molto al precedente del luglio scorso, il tanto discusso e noto bonus una tantum da 200 euro. Anche in questo caso il bonus sarà abbastanza vasto come platea dei beneficiari dal momento che si conta in circa 22 milioni i soggetti interessati da questo beneficio. Ed anche adesso il bonus sarà in unica soluzione, cioè una sola volta e in un solo mese. Il perimetro di applicazione dell’una tantum da 150euro riguarderà lavoratori dipendenti, autonomi, professionisti ed anche i pensionati.  

Nuovi limiti di reddito e platea più circoscritta rispetto al bonus del mese di luglio 202

Disco verde quindi per il nostro lettore che insieme alla moglie probabilmente saranno beneficiari di un nuovo aiuto da parte del governo. Si troveranno infatti con il bonus direttamente nel rateo di pensione. Ma a condizione che il loro reddito personale non superi i 20.000 euro. Il reddito da prendere a riferimento è quello che è stato da poco oggetto delle dichiarazioni dei redditi dei cittadini, cioè quello 2021. Rispetto al bonus da 200 euro quindi, si assottiglia la platea dei beneficiari perché diventa inferiore il reddito da non superare per godere dell’agevolazione. Per il bonus da 200 euro di luglio infatti, il limite di reddito da non superare era fissato alla non indifferente soglia dei 35.000 euro. Adesso è nettamente inferiore e cioè è pari a 20.000 euro. Il che taglia fuori una buona fetta di potenziali beneficiari.  

I perché di questo nuovo bonus e via libera a chi è andato in pensione recentemente 

La misura con il nuovo limite di reddito nasce quindi per intercettare le situazioni di bisogno più gravi, perché il reddito portato da 35.000 a 20.000 dimostra una specie di inversione di tendenza, con l’erogazione a macchia d’olio o quasi di luglio, che viene di fatto bocciata.

 In questo caso essendo la misura fissata al mese di ottobre prossimo, ne potranno beneficiare anche i neo pensionati, quelli andati in quiescenza tra il primo luglio 2022 e il primo ottobre del 2022. La data in cui i pensionati dovranno incassare questo bonus, presumibilmente con il rateo di ottobre 2022, deve essere confermata non appena il decreto, che ripetiamo è già stato vidimato dal Consiglio dei Ministri, finirà per la sua entrata in vigore definitiva in Gazzetta Ufficiale. 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

inps assegno unico
Articolo precedente

Prendere la Naspi con le dimissioni, ecco come fare e quali documenti servono

Pensioni 2024
Articolo seguente

Pensione a 64 anni con 20 anni di contributi nel 2022 è possibile ancora con il salvacondotto?