Se il lavoratore dipendente vuole vedersi riconoscere il bonus 200 euro busta paga deve, se non lo ha ancora fatto, presentare il modello di autodichiarazione in azienda.
Si tratta di un modello di autocertificazione in cui, egli, dichiara (sotto la propria responsabilità) al proprio datore di lavoro di avere i requisiti per l’indennità una tantum. In particolare, nel modello attesta di:
- non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18 del decreto Aiuti (reddito cittadinanza, NASPI, pensione, ecc.)
- di aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% previsto dall’articolo 1, comma 121, della Legge n. 234 del 2021 nel primo quadrimestre 2022 per almeno una mensilità (eventuale per coloro che non risultavano in forza nel primo quadrimestre 2022).
Inoltre il lavoratore con il modello dichiara anche che si impegna a non dichiarare ad altri datori di lavoro di averne diritto all’indennità.
Bonus 200 euro busta paga, la consegna del modello in azienda
Una volta acquisito il citato modello, l’azienda (datore di lavoro) erogherà direttamente il bonus 200 euro nella busta paga del lavoratore. L’azienda a sua volta poi lo recupera con la forma della compensazione nel flusso Uniemens (Messaggio INPS n. 2397 del 13 giugno 2022)
L’erogazione è prevista sulla retribuzione del mese di luglio. Questo significa sulla busta paga di competenza del citato mese (art. 31 decreto Aiuti).
La norma, ad ogni modo, non specifica entro quando il modello deve essere consegnato. Tuttavia, poiché, come detto il beneficio è pagato sulla mensilità di luglio, ne consegue che il lavoratore deve consegnare al datore di lavoro l’autodichiarazione per tempo. Ossia, prima che proceda all’elaborazione ed all’erogazione della retribuzione di riferimento.
Il consiglio (in mancanza di indicazioni ufficiali), è quello di consegnare il modello quanto prima (anche per la fine del mese di giugno o al massimo ai primi di luglio).