Bonus 200 euro e bonus 150 euro pensionati. Ci sono novità rispetto ai pensionati che vivono all’estero?
I pensionati residenti all’estero non hanno ricevuto il bonus 200 euro, cambierà qualcosa rispetto al nuovo bonus da 150 euro? L’INPS non ha ancora fornito chiarimenti in merito, tuttavia la norma del decreto Aiuti-ter è abbastanza chiara. Infatti, noi abbiamo già parlato di vera e propria beffa. In attesa di chiarimenti da parte dell’INPS sul bonus 150 euro, considerando quella che è l’attuale impostazione della norma, sembra non esserci alcuna speranza per il bonus 200 euro/150 euro per i pensionati residenti all’estero.
Possibili novità potrebbero arrivare in fase di conversione in legge del decreto Aiuti-ter.
Il bonus 200 euro per i pensionati
L’articolo 32, commi da 1 a 7, del decreto-legge n. 50/2022, stabilisce la corresponsione di una indennità una tantum, pari a 200 euro, in favore dei soggetti residenti in Italia, titolari, con decorrenza entro il 30 giugno 2022:
- di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria
- di pensione o assegno sociale,
- pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché
- di trattamenti di accompagnamento alla pensione, .
Ai fini del bonus 200 euro, i suddetti soggetti devono possedere un reddito personale assoggettabile a Irpef, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali non superiore a 35.000 euro (redditi 2021).
Sul limite di 35.000 euro, non concorrono alla sua verifica: i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito dell’abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Il bonus 150 euro
Sulla stessa linea, è il bonus 150 euro di cui all’art.19 del DL 144/2022, decreto Aiuti-ter.
In particolare, il bonus è riconosciuto ai soggetti sopra indicati per il bonus 200 euro.
Tuttavia, in questa occasiona è richiesta:
- la decorrenza della pensione entro il 1° ottobre 2022 (non più 30 giugno);
- un reddito personale assoggettabile ad IRPEF, non superiore per l’anno 2021 a 20.000 euro, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti nell’anno.
Non concorrono al limite di 20.000 euro: i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito dell’abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Bonus 200 euro e bonus 150 euro pensionati. Anche per chi vive all’estero?
In base a quanto detto finora, nessun bonus 200 euro o 150 euro sarà riconosciuto in favore dei pensionati italiani residenti all’estero. Infatti sia il decreto Aiuti (bonus 200 euro) sia il decreto Aiuti-ter (bonus 150 euro), fanno riferimento solo ai pensionati residenti in Italia.
Inoltre, i bonus non spettano neanche:
ai soggetti che risultino titolari esclusivamente di pensioni estere o di organismi internazionali, di pensioni e rendite facoltative (ad esempio, le pensioni del Fondo di Previdenza degli Sportivi – SPORTASS o i trattamenti a carico del Fondo casalinghe e casalinghi), di vitalizi erogati nei confronti di coloro che hanno svolto incarichi presso assemblee di natura elettiva cessati dall’incarico, nonché titolari di rendite (ad esempio, INAIL, IPSEMA).