Con il decreto Aiuti, da poco pubblicato in gazzetta ufficiale, è stato previsto un bonus 200 euro una tantum a favore di tutti i soggetti in difficoltà economica a causa dell’impennata dei prezzi e dei costi dell’energia, dovuti principalmente al conflitto in Ucraina.
Il bonus 200 euro, come ormai sappiamo, sarà destinato ad un’ampissima platea di beneficiari. Saranno coinvolti circa 31,5 milioni di italiani tra lavoratori, pensionati e disoccupati.
Se le modalità di pagamento del contributo sono ormai note per i dipendenti e i pensionati, per altre categorie di beneficiari la procedura di erogazione è ancora ignota o, quantomeno, non ufficiale.
Bonus 200 euro, cos’è e a chi spetta?
Il bonus, sostanzialmente, consiste in un contributo una tantum da 200 euro a favore dei cittadini con un reddito inferiore a 35 mila euro. Il contributo è stato istituito dal governo per aiutare le famiglie in difficoltà economica a causa dell’aumento dei prezzi e dell’energia elettrica causati, soprattutto, dal conflitto tra Russia e Ucraina.
Come già detto in apertura, Il bonus 200 euro andrà a un’ampissima platea di beneficiari:
- lavoratori dipendenti;
- lavoratori autonomia;
- pensionati;
- disoccupati;
- percettori di reddito di cittadinanza;
- lavoratori domestici (Colf e Badanti);
- lavoratori stagionali.
Il bonus sarà finanziato per intero (circa 6,5 miliardi di euro) attraverso l’aumento della tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche, che passa dal 10 al 25 per cento.
Alcune delle categorie sopra elencate riceveranno il bonus 200 euro automaticamente nella busta paga o nella pensione di giugno e luglio; per altri, invece, il meccanismo di fruizione dello stesso sarà un po’ più complicato. Ad esempio, i lavoratori domestici (colf e badanti) dovranno presentare un’apposita richiesta.
Lavoratori domestici, sarà necessario lo SPID
Secondo le ultime indiscrezioni, per ottenere il bonus 200 euro, i lavoratori domestici (colf e badanti) dovranno inviare un’apposita istanza all’INPS e non al datore di lavoro.
Le modalità di presentazione della domanda non sono ancora note e dovranno essere stabilite con un successivo provvedimento dello stesso Istituto.
Ad ogni modo, è molto probabile che sarà necessario essere in possesso di credenziali SPID, oppure carta di identità elettronica CIE o CNS, anche nel caso in cui tale richiesta venga effettuata tramite patronato.