Andrea Amantea
Il bonus 200 euro spetta al lavoratore dipendente se dichiara al datore di lavoro di non aver diritto al bonus ad altro titolo e se in uno o più mesi mesi del primo quadrimestre del 2022 ha beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,80%. Ciò in forza di una retribuzione imponibile previdenziale non superiore a 2.692 euro mensili. Il controllo sulla spettanza dell’esonero va effettuato mese per mese.
Anche il datore di lavoro deve fare alcuni adempimenti.
Rimanendo sul lavoratore dipendente, è lecito chiedersi se il bonus possa essere riconosciuto anche laddove, nel corso del primo quadrimestre 2022, abbia ottenuto un aumento in busta paga tale da fargli superare la suddetta soglia di 2.692 euro mensili.
Tale aspetto è stato analizzato dai consulenti del lavoro che hanno dedicato al bonus 200 euro uno specifico approfondimento.
Il bonus 200 euro per i lavoratori dipendenti
Lavoratori dipendenti e pensionati saranno i primi a ricevere l’accredito del bonus 200 euro. I primi lo riceveranno con la busta paga di luglio, i secondi sul cedolino di pensione dello stesso mese.
I lavoratori dipendenti per ricevere il bonus 200 euro devono aver avuto diritto in uno dei mesi del primo quadrimestre 2022:
- all’esonero contributivo sui contributi IVS (0,80%),
- in forza di una retribuzione imponibile previdenziale che non ecceda mensilmente l’importo di 2.692 euro.
Malattie, maternità e congedi parentali incidono su tale soglia.
Per prendere il bonus è sufficiente che l’agevolazione contributiva sia stata riconosciuta ( o comunque se ne aveva diritto) anche per un solo mese.
Possono accedere all’esonero contribuivo tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che questi assumano o meno la natura di imprenditore (vedi messaggio Inps 2397 del 13 giugno).
Bonus 200 euro. Cosa succede se lo stipendio aumenta?
Come detto in premessa, è lecito chiedersi se il bonus possa essere riconosciuto anche laddove nel corso del primo quadrimestre ha ottenuto un aumento in busta paga tale da fargli superare la suddetta soglia di 2.692 euro mensili.
Tale aspetto è stato analizzato dai Consulenti del lavoro.
Ebbene, i consulenti del lavoro rilevano che,
il beneficio dell’esonero dello 0,8% non tiene particolarmente conto della situazione economica personale del lavoratore, a differenza del riferimento al reddito dell’anno precedente.
Basti pensare ad un lavoratore che ha fruito dell’esonero nel mese di gennaio e, successivamente, ha avuto il
riconoscimento di un importante aumento in busta paga tale da superare la soglia di 2.692 euro.
Ebbene in tali casi, poco rileva l’aumento ricevuto in busta paga. Infatti, il lavoratore prenderà il bonus 200 euro anche con uno stipendio alto. Basterà semplicemente che il lavoratore abbia avuto diritto all’esonero contributivo anche per un solo mese nel primo quadrimestre 2022. A nulla rilevando la perdita del beneficio contributivo per i mesi successivi.
