Il bonus 200 euro busta paga ai lavoratori dipendenti (privati e pubblici) lo pagherà direttamente l’azienda. Ciò sarà fatto sulla retribuzione di luglio, solo dopo che il datore stesso avrà acquisito il modello di autocertificazione requisiti da parte del lavoratore medesimo.
Ma il datore come recupera l’importo anticipato? (Lo recupera mediante l’istituto della compensazione).
Ma cosa potrà compensare? Tutti i tipi di imposte e contributi?
Bonus 200 euro busta paga, come recupera l’azienda
E’ l’art. 31 decreto Aiuti a disciplinare il bonus 200 euro busta paga.
Con riferimento alle modalità di erogazione, come detto in premessa, il datore di lavoro lo anticipa sulla retribuzione di luglio (in busta paga).
Il menzionato art. 31 stabilisce poi che, il datore recupera il credito maturato (quindi, 200 euro per ciascun lavoratore)
attraverso la denuncia di cui all’articolo 44, comma 9, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269.
Si tratta del c.d. flusso Uniemens, ossia la denuncia mensile che l’azienda presenta all’INPS e contenente i contributi previdenziali (liquidati) riferiti ai dipendenti.
Le indicazioni operative per compensare
Dunque, il datore di lavoro, recupera tutti i bonus 200 euro busta paga erogati ai propri lavoratori, solo attraverso la compensazione con i contributi a debito da versare. Non può compensare con altre imposte (ad esempio ritenute IRPEF, ecc.).
La compensazione avverrà nel flusso Uniemens di competenza del mese di luglio. Il codice da utilizzare a questo fine è “L031”. Le indicazioni operative sono contenute nel Messaggio INPS n° 2397 del 13 giugno 2022.