Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Aiuti (decreto-legge n. 50 del 2022) sono più chiare le regole per avere il bonus 200 euro busta paga per i lavoratori dipendenti.
Parliamo dell’importo “una tantum” che il legislatore ha deciso di concedere ad una serie di categorie al fine di sostenerli a fronte del caro prezzi di questo periodo. Il decreto permette anche di conoscere l’elenco completo soggetti ammessi al bonus 200 euro.
Tra i beneficiari, come detto, rientrano anche i lavoratori dipendenti.
Bonus 200 euro busta paga: il requisito reddituale
L’art. 31 decreto Aiuti ammette tra i beneficiari i lavoratori dipendenti. Questi avranno il bonus 200 euro direttamente in busta paga, sulla mensilità di luglio.
Non bisognerà fare alcuna domanda. Sarà riconosciuto in automatico dal datore di lavoro. Bisognerà, tuttavia, presentare a quest’ultimo un’autodichiarazione in cui si indica che non si è titolari di prestazioni INPS (pensione, NASPI, reddito di cittadinanza, ecc.).
Il datore di lavoro poi recupera l’importo con l’istituto della compensazione (quando dovrà versare imposte al fisco).
Come detto il bonus 200 euro busta paga è una tantum. Significa che sarà pagato una sola volta ed in unica soluzione. Ciò anche laddove si è titolari di più rapporti di lavoro.
L’indennità NON è:
- cedibile
- sequestrabile
- pignorabile
Inoltre è irrilevante ai fini fiscali. Questo implica che non forma reddito e non rileva ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.
L’esatto requisito reddituale
Tra i requisiti per avere il bonus 200 euro busta paga, è stabilito che il lavoratore dipendente non sia anche titolare di pensione, NASPI, reddito di cittadinanza (e di tutte le altre prestazioni indiate all’art. 32 dello stesso decreto Aiuti). A questo fine, come già detto, deve presentare un’autodichiarazione al datore di lavoro.
E’ altresì stabilito che per avere diritto al beneficio, il lavoratore, nel primo quadrimestre del 2022, deve aver beneficiato (per almeno una mensilità) dell’esonero previsto dal comma 121 della legge 30 dicembre 2021, n.
Secondo tale comma:
In via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 0,8 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.
Ne consegue che per avere il bonus 200 euro busta paga, il lavoratore deve percepire, nel 2022, una retribuzione mensile (imponibile) non superiore a 2.692 euro. Che moltiplicato per 13 mensilità diventa 34.996 euro.