Bonus 200 euro con domanda: cosa devono fare partite IVA, colf e badanti

A prevedere un bonus di 200 euro è il "Decreto Aiuti" approvato la scorsa settimana dal Governo e non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale
2 anni fa
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Se per i pensionati e i lavoratori dipendenti le modalità di riconoscimento del bonus 200 euro sono già abbastanza chiare, lo stesso non si può dire per i titolari di partiva Iva nonchè per Colf e badanti. Sulle partite iva, che siano professionisti o imprenditori individuali poco importa. Infatti, il bonus sarà riconosciuto ad entrambe le categorie.

Sia per le partite iva sia per col f e badanti si possono fare delle ipotesi sulle modalità di riconoscimento del bonus.

Di certo, ci sarà chi riceverà il bonus in automatico e chi invece dovrà presentare domanda.

Il bonus 200 euro

A prevedere un bonus di 200 euro è il “Decreto Aiuti” approvato la scorsa settimana dal Governo e non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.

Riceveranno il bonus una tantum, i seguenti soggetti:

  • lavoratori dipendenti;
  • pensionati e
  • lavoratori autonomi.

Oltre alle categoria appena citate, riceveranno il bonus 200 euro anche i percettori del Reddito di cittadinanza; i lavoratori stagionali, nonchè i percettori dell’indennità di disoccupazione (NASpI e DIS-COLL) . Infatti, il testo cita espressamente le prestazioni previste dagli articoli 1 e 15 del decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22.

Il bonus spetterà a coloro che presentano un reddito 2021 non superiore a 35.000 euro.

Indicazioni per le partite Iva, colf e badanti

Se per i pensionati e i lavoratori dipendenti le modalità di riconoscimento del bonus 200 euro sono già abbastanza chiare (pensione e busta paga di luglio), lo stesso non si può dire per i titolari di partiva Iva nonchè per Colf e badanti.

Per i primi, il riconoscimento del bonus passerà dall’istituzione di un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il bonus di 200 euro spetterà ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali INPS e ai professionisti iscritti alle casse private.

Sarà necessario attendere uno o più decreti del del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, per conoscere: i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum e i relativi criteri di ripartizione.

Colf e badanti

Più incerte le modalità di riconoscimento del bonus per Colf e badanti. In questo contesto, le famiglie che assumono tali profili lavorativi sono dei datori di lavoro atipici. Sarebbe sbagliato imporre loro l’anticipo del bonus per un recupero successivo. Come invece avviene per i lavoratori dipendenti, per i quali il bonus verrà riconosciuto nella mensilità di luglio. Il datore di lavoro riconoscerà il bonus in via automatica e verificherà in sede di conguaglio la spettanza dello stesso. Lo stesso recupera il bonus accredito al lavoratore in compensazione in F24  a scomputo delle ritenute successive dovute all’Erario.

Ritornando su Colf e badanti, noi di Investire Oggi riteniamo che il bonus sarà erogato tramite apposita richiesta all’Inps da parte delle famiglie/datore di lavoro. In base allo stesso meccanismo tramite il quale fu riconosciuto il bonus Covid 2020.

Non rimane che attendere la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e i successivi chiarimenti Inps.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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