Bonus 200 euro e contratto in scadenza. Rischio alto di restituzione

Affinché possa essere riconosciuto il bonus 200 euro, è necessario che il rapporto di lavoro sia in essere
2 anni fa
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bonus 200 euro
Che fine hanno fatto i 200 euro del reddito di cittadinanza?

I lavoratori dipendenti hanno diritto al bonus 200 euro, indipendentemente dal fatto se il loro contratto è a tempo determinato o indeterminato.

Deve essere sempre verificato il requisito dell’esonero contributivo previsto dall’ultima legge di bilancio. Infatti, il bonus 200 euro spetta ai lavoratori dipendenti che nel primo quadrimestre 2022, anche in un solo mese, hanno beneficiato dell’esonero contributivo sui contributi IVS (0,80%), in forza di una retribuzione imponibile previdenziale non eccedente mensilmente l’importo di 2.692 euro (imponibile previdenziale). Nella circolare n°73 2022, l’Inps ha allargato il periodo di riferimento entro il quale può essere verificato il diritto all’esonero contributivo.

Infatti, il bonus 200 euro spetterà anche a chi ha diritto all’esonero contributivo nel mese di maggio o entro il 23 giugno. Giorno antecedente la pubblicazione della stesa circolare. Difatti, l’accredito in busta paga può riguardare anche i neo assunti.

Attenzione, nella stesa circolare l’Inps ha evidenziato un ulteriore requisito che potrebbe far perdere il diritto al bonus 200 euro, soprattutto per i lavoratori con contratto a tempo determinato già scaduto.

Ecco chi rischia di non prendere il bonus o di doverlo restituire una volta ricevuto.

Il bonus 200 euro per i lavoratori dipendenti

I lavoratori dipendenti saranno i primi a ricevere il bonus 200 euro.

Infatti, il bonus sarà erogato:

  • con la retribuzione di competenza del mese di luglio 2022 (anche se erogata ad agosto),
  • con denuncia Uniemens entro il 31 agosto.

Ovvero, in ragione dell’articolazione dei singoli rapporti di lavoro (ad esempio, part-time ciclici) o della previsione dei CCNL, quella erogata nel mese di luglio 2022 (anche se di competenza del mese di giugno 2022), con denuncia Uniemens entro il 31 luglio, anche laddove la retribuzione risulti azzerata in virtù di eventi tutelati (ad esempio, in ragione della sospensione del rapporto di lavoro per ammortizzatori sociali in costanza di rapporto – CIGO/CIGS, FIS o Fondi di solidarietà, CISOA – o congedi).

Indicazioni operative ribadite nella già citata circolare n°73.

Il contratto deve essere attivo

Nella stessa circolare, l’Inps ha ribadito che affinché possa essere riconosciuto il bonus 200 euro, è necessario che il rapporto di lavoro sia in essere (a tempo determinato o indeterminato).

Ciò permette al lavoratore di ricevere il bonus 200 euro direttamente dal datore di lavoro; questo lo recupera sotto forma di credito da compensare attraverso la denuncia Uniemens.

Cosa succede se il rapporto di lavoro è cessato? 

Ebbene in tali casi, non si ha diritto al bonus 200 euro.

Tuttavia, il lavoratore con contratto di lavoro cessato, deve verificare se rispetta i requisiti previsti per le altre categorie di beneficiari del bonus 200 euro.

Ad esempio, hanno diritto al bonus 200 euro anche coloro che per il mese di giugno hanno ricevuto l’indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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