L’ormai famoso bonus 200 euro, come ormai sappiamo, è destinato ad un’ampissima platea di potenziali beneficiari: lavoratori, pensionati e anche disoccupati. Per quest’ultima categoria, ad ogni modo, è importante fare alcune doverose precisazioni. Non tutti disoccupati, infatti, potranno beneficiare di questo contributo. A tal riguardo, la normativa è stata abbastanza puntuale nel definire chi, a breve, riceverà i tanto attesi 200 euro. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Bonus 200 euro, cos’è e a chi spetta?
Il bonus 200 è stato previsto dal cosiddetto Decedo Aiuti.
- lavoratori (dipendenti e autonomi);
- pensionati;
- disoccupati;
- percettori di reddito di cittadinanza.
Il bonus sarà finanziato per intero (circa 6,5 miliardi di euro) attraverso l’aumento della tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche, che passa dal 10 al 25 per cento.
Il contributo spetta ai dipendenti con uno stipendio lordo, da inizio anno, inferiore a 2.692 euro al mese; I pensionati, autonomi, stagionali e disoccupati, invece, devono avere un reddito sotto i 35 mila euro annui. Per colf e badanti, infine, non è previsto alcun limite reddituale.
Per quanto riguarda l’esatta definizione di disoccupati, ad ogni modo, bisogna fare un po’ di chiarezza.
Disoccupati, inoccupati e inattivi: a chi spetta l’incentivo?
Come già detto, il bonus 200 euro spetta anche ai disoccupati, ma attenzione: non basta non avere un lavoro per poter richiedere il beneficio.
Lo stesso, infatti, spetta soltanto ai disoccupati che percepiscono un ammortizzatore sociale. In particolare, hanno diritto al beneficio i soggetti che nel mese di giugno 2022 hanno percepito la Naspi (l’indennità di disoccupazione riconosciuta ai lavoratori subordinati) o la Discoll (la disoccupazione riconosciuta a collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto); il beneficio spetta anche ai percettori di disoccupazione agricola di competenza del 2021.
Ovviamente, il bonus 200 euro sarà erogato anche ai percettori di reddito di cittadinanza, ma, in questo caso, spetta un solo contributo per nucleo familiare, anche se gli altri componenti rispettino tutti gli altri requisiti previsti dalla norma.
Al contrario, invece, non ne avranno diritto agli inoccupati e gli inattivi.