Bonus 200 euro. La verità sui precari della scuola, cosa c’è dietro il silenzio dell’INPS?

Anche gli stagionali, i lavoratori a tempo determinato e gli intermittenti possono richiedere il bonus 200 euro
2 anni fa
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Bonus 200 euro

Precari della scuola, docenti e personale ATA, dubbi sulla spettanza del bonus 200 euro.

Né la norma di cui al D.L. 50/2022, cosiddetto decreto Aiuti, né l’INPS hanno espressamente citato i precari della scuola tra coloro che hanno diritto al bonus.

Cosa vuol dire tutto ciò?

I precari potranno richiedere il bonus al pari degli altri lavoratori a tempo determinato oppure il bonus e a loro precluso.

Ecco la verità. Rischia anche chi ha il contratto in scadenza.

Il bonus 200 euro per i precari

In base a quanto prevede il comma 13 dell’art.

32 del decreto aiuti:

l’INPS eroga, a domanda, un’indennità una tantum pari a 200 euro, ai lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 che, nel 2021, abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate e purché abbiano reddito, derivante dai suddetti rapporti, non superiore a 35.000 euro per l’anno 2021.

Dunque, stagionali, lavoratori a tempo determinato e intermittenti, possono richiedere il bonus 200 euro se:

  • hanno lavorato per almeno 50 giornate e
  • se da tali giornate lavorative hanno ricavato un reddito 2021 non superiore a 35.000.

La verità sui precari della scuola

Per capire se i precari della scuola, docenti e personale ATA, avranno diritto al bonus 200 euro, è utile partire dalle indicazioni pubblicate dall’Inps sulla procedura da rispettare per richiedere il bonus.

In particolare, è possibile  presentare la domanda per il bonus 200 euro accedendo alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile dalla home page del sito web dell’Istituto www.inps.it.

Oltre che con la suddetta procedura on line,  il bonus 200 euro può essere richiesto tramite il  Contact Center INPS. Telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori telefonici).

Per il Contact Center  è necessario essere in possesso del PIN telefonico temporaneo.

Il PIN può essere generato accedendo all’apposita sezione dell’area riservata “MyInps”.

Inoltre, è possibile presentare domanda attraverso gli Istituti di Patronato.

A ogni modo, come da messaggio INPS n°2580, una volta effettuato l’accesso (con SPID, CIE o CNS), è necessario selezionare la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare la domanda di bonus 200 euro.

Dunque, è possibile scegliere fra:

  • lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori autonomi occasionali;
  • lavoratori domestici;
  • stagionali, a tempo determinato e intermittenti (compresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo);
  • lavoratori incaricati alle vendite a domicilio.

Dunque, la categoria dei precari della scuola, docenti e personali ATA, con contratto a tempo determinato non è  proprio citata.

Le indicazioni dell’Inps

Non c’è dubbio che i precari della scuola potrebbero presentare la domanda di bonus 200 euro in qualità di lavoratori a tempo determinato. Tuttavia, il fatto che l’INPS al momento non ha dato indicazioni precise in merito, potrebbe far sorgere qualche preoccupazione.

Considerato che per i suddetti lavoratori, stagionali, a tempo determinato e intermittenti, la domanda potrà essere presentata entro il 31 ottobre, noi di Investire Oggi consigliamo ai precari di attendere ancora un pò prima di presentare la richiesta all’INPS. Nel frattempo l’INPS potrebbe pubblicare chiarimenti in merito.

A ogni modo, non ci sono ragioni per ritenere che i precari della scuola non riceveranno il bonus 200 euro.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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