Bonus 200 euro lavoratori dipendenti, anche gli esclusi possono averlo. La guida dei consulenti del lavoro

La spettanza del bonus non riguarda tutti i lavoratori dipendenti ma solo quelli che rispettano requisiti ben precisi
2 anni fa
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Chi dovrebbe ricevere il bonus 200 euro a settembre anche senza proroga
Chi dovrebbe ricevere il bonus 200 euro a settembre anche senza proroga

Il bonus 200 euro spetterà anche ai lavoratori dipendenti, nella busta paga di luglio. La spettanza del bonus non riguarda tutti i lavoratori dipendenti ma solo quelli che rispettano requisiti ben precisi.

La Fondazione studi consulenti del lavoro ha analizzato la norma del D.L. 50/2022, c.d. decreto Aiuti, arrivando a delle conclusioni molto interessanti.

Potrebbero ricevere il bonus 200 euro dipendenti anche chi apparentemente sembrerebbe escluso dal beneficio.

Il bonus 200 euro per i lavoratori dipendenti

Il bonus 200 euro è riconosciuto ai lavoratori dipendenti che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero contribuivo di cui al comma 121 della Legge 234/2021, Legge di bilancio 2022, per almeno una mensilità.

Dunque, possono ottenere il bonus, i lavoratori dipendenti ai quali:

  • spetta l’esonero contributivo sui contributi IVS (0,80%),
  • in forza di una retribuzione imponibile previdenziale non ecceda mensilmente l’importo di 2.692 euro (imponibile previdenziale).

Per il mese di dicembre il limite è raddoppiato, se si considera la tredicesima.

Gli spunti dei consulenti del lavoro

Considerando quanto detto finora, è lecito chiedersi se il bonus 200 euro dipendenti possa essere riconosciuto anche a coloro che pur avendo diritto all’esonero contributivo non ne hanno effettivamente beneficiato.

Ebbene, tale aspetto è stato analizzato dalla Fondazione studi consulenti del lavoro in uno specifico approfondimento.

Ebbene, i consulenti del lavoro ritengono che per ottenere il bonus 200 euro sia sufficiente che il lavoratore abbia i requisiti per ottenere l’esonero contributivo nel primo quadrimestre 2022, al di là del fatto che lo stesso esonero risulti effettivamente dalle denunce contributive mensili del periodo interessato.

Tale apertura è giustificata dal fatto che:

  • le istruzioni dell’Inps per riconoscere l’esonero sono state rilasciate con forte ritardo ossia solo lo scorso 22 marzo con la diffusione della circolare n. 43;
  • l’adozione di procedure informatiche ha ulteriormente determinato un ritardo nell’avvio del recupero dell’esonero contributivo in quanto non tutte le aziende produttrici dei software si sono adeguate entro il primo quadrimestre.

Infatti, l’Inps ha consentito la possibilità di effettuare il conguaglio dei mesi pregressi anche con la denuncia di competenza di maggio 2022.

Ad ogni modo, è il lavoratore dipendente che deve sbloccare il bonus con apposita autodichiarazione.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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