Bonus 200 euro partita IVA, può fare domanda chi apre a settembre?

Potranno fare domanda bonus 200 euro partita IVA solo coloro che rispettano i requisiti previsti. E chi apre l’attività solo ora a settembre?
2 anni fa
2 minuti di lettura
bonus 150 euro

Il coraggio dei leoni è quello che ci vuole davvero oggi per chi decide di mettersi in proprio. Aprire una partita IVA non è di per se costoso, Ciò che spaventa sono le tasse da pagare ed i costi da sostenere durante la vita dell’azienda o della propria attività professionale.

Il caro bollette (e non solo) oggi sta costringendo molti a chiudere bottega o, comunque, a sospendere l’attività momentaneamente. Pochi sono gli aiuti che lo Stato eroga. C’è il bonus 200 euro partita IVA.

Un aiuto (una tantum) che NON ancora però si può chiedere. Si conoscono requisiti e modalità operative. Non sappiamo, invece, il giorno esatto da quando si potrà farne richiesta.

Molti si domandano anche se sarà ammesso fare domanda se l’attività è avviata solo adesso, a settembre 2022.

Per rispondere occorre analizzare quali sono i requisiti per avere il sussidio.

I requisiti per avere il bonus 200 euro partita IVA

Il bonus 200 euro partita IVA è previsto dall’art. 33 del decreto Aiuti e disciplinato dal successivo decreto attuativo. Quest’ultimo provvedimento è in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Potranno richiedere il beneficio i titolari di partita IVA lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, liberi professionisti, ecc.). Non potranno, invece, fare domanda ad esempio le società.

Queste le condizioni da rispettare per averne diritto:

  • non essere titolare di pensione
  • non aver già beneficiato del bonus 200 euro come dipendente o pensionato
  • essere iscritto, alla data del 18 maggio 2022, alla forma di previdenza obbligatoria
  • avere un reddito assoggettabile ad IRPEF, relativo all’anno d’imposta 2021, non superiore a 35.000 euro.

Inoltre è necessario anche che la partita IVA risulti attiva alla data di entrata in vigore del decreto Aiuti, ossia al 18 maggio 2022. Questo significa che chi ha avviato l’attività dopo la citata data non avrà diritto a godere dell’indennità.

A chi e quando fare la domanda

Per avere il bonus 200 euro partita IVA occorre presentare apposita domanda.

La richiesta è da farsi:

  • all’INPS per colo che sono iscritti alla cassa previdenziale gestita da questo istituto (ad esempio artigiani e commercianti)
  • ad altra cassa previdenziali di appartenenza (ad esempio l’avvocato deve presentare domanda alla Cassa forense)

Regole ad hoc per la domanda bonus 200 euro partite IVA in caso di doppia cassa. In questo caso la richiesta è da farsi all’INPS esclusivamente.

C’è ancora da risolvere il rebus della data. Quello che oggi è certo è che la domanda bonus 200 euro partita IVA non si potrà presentare prima del 20 settembre 2022 e si potrà fare entro il 30 novembre 2022.

Attenzione però. Le richieste saranno soddisfatte fino ad esaurimento delle risorse. Quindi, meglio affrettarsi non appena sarà possibile inoltrare la richiesta, altrimenti si potrebbe rischiare di restare fuori.

Anche se su quest’ultimo aspetto è giunta rassenerazione che i fondi stanziati permetterebbero di soddisfare tutti i potenziali beneficiari  del bonus 200 euro partita IVA. Non è dello stesso avviso Confesercenti, secondo cui le risorse sarebbero sufficienti a soddisfare solo 3 milioni di partite IVA a fronte di 3,4 milioni di potenziali richiedenti. Dunque, 400mila resterebbero fuori.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensione
Articolo precedente

Pignoramento pensione, il limite sale a 1.000 euro

Certificate su 3 big del settore automobilistico statunitense con rendimenti fino al 13,80% annuo
Articolo seguente

Intesa Sanpaolo Fixed Cash Collect: come investire su Ford con flusso reddituale mensile incondizionato