Bonus 200 euro, ultimissima novità: salta il click day ma meglio affrettarsi per la domanda

Nessuna corsa per la domanda bonus 200 euro partita IVA. Almeno sulla carta è così, ma la realtà sarà ben diversa
2 anni fa
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Bonus 200 euro partita IVA, salta il click day ma meglio affrettarsi

Chi dovrà fare domanda per il bonus 200 euro partita IVA, dicono che può stare sereno perché non ci sarà nessune click day.

Deve stare tranquillo perché sarà stabilita una finestra temporale per la richiesta, ossia una data da cui si potrà iniziare a fare domanda ed una data entro cui fare la richiesta. Questo è quanto venuto fuori dall’incontro tecnico tra i rappresentanti delle casse previdenziali e l’INPS.

E’ stato detto che la domanda si potrà fare NON prima del 20 settembre 2022 e che si potrà fare entro il 30 novembre 2022.

La scelta di quest’ultimo giorno non è un caso. Corrisponde anche con la scadenza delle Dichiarazione redditi 2022 (anno d’imposta 2021). In questo modo è possibile verificare con esattezza se è rispettato il requisito reddituale (per avere il sussidio è necessario che il reddito IRPEF 2021 del richiedente non superi i 35.000 euro).

Bonus 200 euro partita IVA, il click day è nei fatti

Dunque, ci sarà una data inizio ed una data fine. Questo significa che ci saranno più giorni disponibili per richiedere il bonus 200 euro partita IVA e non ridurre il tutto ad una sola data.

Le parole sono queste. Ma i fatti si prospettano altri. Infatti, il decreto attuativo della misura dice che le richieste si potranno presentare fino ad esaurimento delle risorse.

Ciò si traduce in una sola cosa. Bisogna affrettarsi a fare domanda altrimenti si rischia che poi finiscono i fondi. Insomma non ci sarà un click day ma ci sarà una corsa alla domanda dal primo giorno. Ed il primo giorno potrebbero già esaurirsi i soldi. Chi arriva il giorno dopo rischia di non avere il beneficio non perché non ha i requisiti ma semplicemente perché è arrivato tardi all’appuntamento.

La piattaforma dedicata sarà presa d’assalto sicuramente. Insomma un bonus 200 euro partita IVA che si potrebbe trasformare in una guerra tra poveri.

Un aiuto che i lavoratori indipendenti si sono visti già sfuggire rispetto a chi, invece, lo ha percepito in automatico (a luglio) senza dover fare domanda, come dipendenti e pensionati.

I soldi non ci sono per tutti

C’è poi da considerare un altro aspetto evidenziato da Confesercenti. Le risorse stanziate non sono sufficienti a garantire il beneficio a tutte le partite IVA. I potenziali beneficiari sono 3,4 milioni, mentre i fondi potranno coprire fino a 3 milioni di domande. Ecco perché per il bonus 200 euro partita IVA c’è il rischio di modifica dei requisiti.

Per completezza ricordiamo che la richiesta del bonus è da farsi all’INPS (in caso di iscrizione a questa cassa previdenziale) oppure ad altra cassa previdenziale di appartenenze (ad esempio l’avvocato deve fare domanda alla Cassa Forense). Il bonus 200 euro partita IVA per chi ha doppia cassa (INPS ed altra cassa previdenziale), è da chiedersi all’INPS. Si attendono anche le istruzioni da seguire per la richiesta.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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