Bonus 200 euro partite iva. Ci sarà un click day?

L'Associazione nazionale dei Commercialisti solleva il problema dell'insufficienza delle risorse economiche destinate al bonus 200 euro partite iva
2 anni fa
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Bonus 200 euro

Rischio click day per il bonus 200 euro partite iva.

Anche se pensionati e lavoratori dipendenti stanno già ricevendo il bonus 200 euro, per le partite iva è ancora tutto in alto mare.

L’Associazione nazionale dei Commercialisti attraverso un comunicato stampa, ha espresso grande preoccupazione per tutti coloro che avrebbero diritto al bonus 200 euro, in quanto titolari di partita iva, perché le risorse economiche previste per tale bonus sembrano non essere sufficienti per coprire le richieste di tutti gli aventi diritto.

Di conseguenza potrebbe succedere che le risorse vengano assegnate tramite il temuto meccanismo del cosiddetto click day.

Come funziona?

In pratica, nel giorno fissato per l’invio delle domande, chi sarà più veloce a cliccare, cioè a inviare la richiesta del bonus via PC, riceverà i 200 euro.  Esauriti tutti i fondi disponibili messi a disposizione dallo Stato,  chi è stato più lento degli altri, purtroppo, non riuscirà a ottenerlo.

Il bonus 200 euro per le partite iva

Il bonus 200 euro è stato istituito dal Governo per riuscire a dare una mano alle famiglie italiane aiutandole a combattere il forte aumento delle bollette e dei beni di prima necessità.

Infatti, la platea dei beneficiari è piuttosto ampia e comprende diverse tipologie di lavoratori.

Hanno diritto al bonus, ad esempio:

  • pensionati;
  • lavoratori dipendenti;
  • i lavoratori domestici con uno o più rapporti di lavoro in essere alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti”;
  • chi, per il mese di giugno 2022, ha percepito l’indennità di disoccupazione Naspi o DISCOLL;
  • i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con contratti attivi alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti”, iscritti alla Gestione separata dell’Inps, non titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • ecc.

Anche i lavoratori autonomi senza partita iva hanno diritto a ricevere il bonus 200 euro.

Il sostegno economico spetta anche alle partite iva, intese quali imprenditori individuali e liberi professionisti.

C’è differenza tra chi ha la partita iva e chi no.

Tuttavia, questa categoria di beneficiari non sa ancora quando e come tale bonus sarà loro riconosciuto.

Infatti, come detto più volte, per i lavori autonomi con partita iva sarà necessario attendere uno o più provvedimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per conoscere:

  • i criteri per la concessione dell’indennità una tantum,
  • le modalità di riconoscimento,
  • nonché i limiti reddituali da rispettare.

Tutto ciò potremo saperlo solo quando arriverà il decreto. I 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto aiuti, entro i quali il decreto attuativo del bonus 200 euro per le partite iva avrebbe dovuto essere approvato, sono già passati. A oggi non si sa nulla neanche di eventuali bozze del provvedimento.

Ci sarà un click day?

Per questi motivi e considerata la difficile situazione economica attuale, l’Associazione nazionale dei Commercialisti, ANC, con un comunicato stampa pubblicato due giorni fa, ha espresso la propria preoccupazione per i titolari di partita iva.

Infatti, secondo l’ANC, le risorse messe per a disposizione dal DL 50/2022 “Aiuti”, potrebbero non essere sufficienti a coprire le richieste e si profila all’orizzonte la fissazione di un
click day per i potenziali aventi diritto e, inoltre, sempre secondo l’ANC, è incredibile che non siano stati ancora emanati i decreti attuativi per l’accesso al beneficio.

Questo quanto si legge nel comunicato stampa:

Tralasciando le considerazioni su una misura che poco risolve rispetto alle problematiche che affliggono la nostra professione” interviene sul tema il Presidente ANC Marco Cuchel “dobbiamo assistere nuovamente ad una ingiustificata discriminazione e penalizzazione rispetto ai pensionati, i quali si sono visti accreditare direttamente i 200 euro e ai lavoratori dipendenti, ai quali basta una semplice autodichiarazione. Noi, non solo non abbiamo la certezza di poter accedere ad un beneficio che ci spetta, ma dobbiamo essere anche sottoposti alla forca caudina del click day, che, oltre a togliere tempo a tutte le incombenze telematiche del periodo, ci costringe ad una corsa che lede la dignità di una professione.

A ogni modo, la speranza è quella che il Governo intervenga con le misure necessarie. Le modalità di accesso al bonus 200 euro devono essere stabilite “nel civile rispetto di tutti i contribuenti”.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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