Bonus 200 euro partite iva, chi l’ha visto? Potrebbe forse essere il titolo di un libro, visto che dall’entrata in vigore del bonus, 18 maggio, fino a oggi, ancora nessuno ha ricevuto il pagamento del bonus. Dunque, dopo 5 mesi dalla pubblicazione del decreto Aiuti, decreto che ha introdotto il bonus, ancora nessuno ha ricevuto il bonus 200 euro, tranne alcuni iscritti alle casse di previdenza private.
La situazione sta rasentando i limiti del ridicolo. Soprattutto se si considera che, lavoratori e dipendenti hanno già ricevuto il bonus 200 euro in busta paga e a breve, a novembre, prenderanno anche il bonus 150 euro.
Il bonus 200 euro per le partite iva
Il bonus 200 euro è stato introdotto dal Governo con l’art.33 del DL 50/2022, c.d. decreto Aiuti. Il provvedimento attuativo è arrivato solo dopo circa 4 mesi. Il provvedimento ha definito l’ importo spettante nonché le regole di accesso all’indennità.
Grazie al DL 144/2022, c.d. decreto Aiuti-ter, il bonus è stato innalzato a 350 euro. Ciò vale solo per chi nel 2021
ha percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro:
L’indennità una tantum prevista dal decreto di cui all’articolo 33 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 convertito, con modificazioni, con la legge 15 luglio 2022, n. 91 è incrementata di 150 euro a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro e conseguentemente il limite di spesa di cui al comma 1 dello stesso articolo 33 è incrementato di 412,5 milioni di euro per l’anno 2022.
Difatti, è possibile ottenere un’integrazione di 150 euro.
Per ottenere il bonus 200 euro partite iva, i richiedenti devono, alla data del 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del decreto Aiuti):
- essere già iscritti alla gestione autonoma;
- essere titolari di partita IVA attiva;
- aver versato almeno un contributo nella gestione d’iscrizione per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 (con scadenza di versamento al 18 maggio 2022).
In fase di presentazione della domanda all’INPS o alla cassa di previdenza privata di appartenenza, l’interessato deve rilasciare le seguenti dichiarazioni:
- di essere lavoratore autonomo/libero professionista;
- di non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022;
- di non essere percettore delle indennità una tantum di cui agli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti;
- di non avere percepito nell’anno di imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 35.000 euro (20.000 per ottenere l’incremento del bonus a 350 euro);
- di essere iscritto, alla data del 18 maggio 2022, di entrata in vigore del decreto Aiuti, a una delle gestioni previdenziali dell’INPS;
- nel caso di contemporanea iscrizione a diversi enti previdenziali, di non avere presentato domanda per l’accesso all’indennità una tantum ad altra forma di previdenza obbligatoria.
Quando arrivano i bonifici?
Come detto in premessa, dall’entrata in vigore del bonus, 18 maggio, fino a oggi, ancora nessuno ha ricevuto il pagamento del bonus.
Noi di Investire Oggi, riteniamo che a partire dai primi giorni di novembre, l’INPS dovrebbe iniziare ad erogare i primi bonifici. Almeno rispetto a chi ha presentato la domanda nei primi dieci giorni dall’apertura del canale telematico.