Con la circolare n°73, l’Inps ha chiarito anche le tempistiche con le quali è accreditato il bonus 200 euro.
Detto ciò, ci sono ancora alcuni dubbi sulle modalità di riconoscimento del bonus.
I lavoratori dipendenti riceveranno il bonus 200 euro direttamente in busta paga. Per i dipendenti pubblici con stipendio gestito da NoiPA è in arrivo a luglio doppia busta paga (una dedicata al bonus 200 euro).
Detto ciò, è possibile ricevere il bonus in contanti?
La risposta non è così scontata e bisogna analizzare bene le norme che regolano le modalità di accredito dello stipendio.
Il bonus 200 euro. Tempistiche di accredito
Il bonus 200 euro verrà erogato:
- con la retribuzione di competenza del mese di luglio 2022 (anche se erogata ad agosto), con denuncia Uniemens entro il 31 agosto,
- ovvero, in ragione dell’articolazione dei singoli rapporti di lavoro (ad esempio, part-time ciclici) o della previsione dei CCNL, quella erogata nel mese di luglio 2022 (anche se di competenza del mese di giugno 2022), con denuncia Uniemens entro il 31 luglio.
Ciò vale anche laddove la retribuzione risulti azzerata in virtù di eventi tutelati (ad esempio, in ragione della sospensione del rapporto di lavoro per ammortizzatori sociali in costanza di rapporto – CIGO/CIGS, FIS o Fondi di solidarietà, CISOA – o congedi). Indicazioni fornite nella già citata circolare n°73. A monte bisogna rispettare i requisiti previsti dal decreto Aiuti e il rapporto di lavoro deve risultare attivo nel mese di luglio.
Pagamento del bonus in contanti
Detto ciò, in premessa ci siamo chiesti se il datore di lavoro possa pagare il bonus 200 euro in contanti.
Ebbene, la Legge di bilancio 2018, ha stabilito l’obbligo di pagamento dello stipendio con strumenti tracciabili.
In particolare, a far data dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro o committenti corrispondono ai lavoratori la retribuzione, nonche’ ogni anticipo di essa, attraverso una banca o un ufficio postale con uno dei seguenti mezzi:
- bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore;
- strumenti di pagamento elettronico;
- pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento;
- emissione di un assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato.
L’impedimento si intende comprovato quando il delegato a ricevere il pagamento e’ il coniuge, il convivente o un familiare, in linea retta o collaterale, del lavoratore, purche’ di eta’ non inferiore a sedici anni.
Detto ciò, la stessa legge di bilancio prevede espressamente il divieto per i datori di lavoro di corrispondere lo stipendio o anticipi ad esso connessi, per mezzo di denaro contante direttamente al lavoratore. Qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato.
La violazione delle suddette disposizioni è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da 1.000 euro a 5.000 euro.
In conclusione, è corretto affermare che il datore di lavoro non può pagare il bonus 200 euro in contanti direttamente al lavoratore.