Il Consiglio dei ministri ha da poco approvato il cosiddetto DL Aiuti. Si tratta di un pacchetto di nuove misure economiche per sostenere i cittadini a fronte dell’impennata dei prezzi e dei costi dell’energia, dovuti principalmente al conflitto in Ucraina. Una delle misure più importanti contenuta nel decreto è forse il cosiddetto bonus 200 euro: un incentivo, una tantum, a favore dei cittadini (lavoratori e pensionati) con un reddito inferiore a 35 mila euro.
Già in diverse occasioni vi avevamo parlato di questo bonus.
Bonus 200 euro, cos’è e a chi spetta?
Il nuovo bonus 200 euro è stato istituito al fine di sostenere i cittadini a fronte dell’impennata dei prezzi e dei costi dell’energia. Esso spetta ai lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati che percepiscono un reddito inferiore a 35 mila euro.
Il bonus sarà finanziato per intero (circa 6 miliardi di euro) attraverso l’aumento della tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche, che passa dal 10 al 25 per cento.
Durante la conferenza stampa del 2 maggio, il presidente del consiglio Mario Draghi – con la presenza di alcuni ministri – ha reso noto come sarà erogato questo incentivo. In particolare, i lavoratori dipendenti riceveranno il contributo direttamente in busta paga (tra giugno e luglio) dal proprio datore di lavoro (che poi se lo vedrà rimborsare al primo pagamento utile delle imposte); per i pensionati, il bonus sarà erogato direttamente dall’INPS; infine, non è ancora chiaro come lo stesso sarà pagato ai lavoratori autonomi.
Nuove modifiche al decreto, adesso il beneficio spetta anche ai disoccupati e ai percettori di reddito di cittadinanza
Come già detto in apertura, in questi giorni, sono state apportate alcune significative modifiche al DL Aiuti e, in particolare, al bonus 200 euro.
La nuova bozza, giunta il 5 maggio sul tavolo del Cdm, sostanzialmente amplia la platea dei beneficiari del bonus in argomento.
Oltre ai lavoratori e ai pensionati, potranno richiedere il beneficio anche i percettori di reddito di cittadinanza e i disoccupati con redditi fino a 35 mila euro.
Ad ogni modo, se per i lavoratori dipendenti e per i pensionati il beneficio sarà accreditato con lo stipendio o la pensione di luglio, i disoccupati potrebbero dover fare una esplicita richiesta. Ovviamente, vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.