Tra i tanti bonus 2021 Covid, molti non spettavano: controlli a tappeto sui furbetti della pandemia di Covid-19 sono di conseguenza inevitabili. In particolare, spesso i controlli a campione fin troppo spesso portano a rilevare delle irregolarità. E questo non solo per i bonus concessi dallo Stato, da un anno e mezzo a questa parte, per contrastare gli effetti negativi sull’economia a causa del coronavirus.
Ma anche per i fondi aggiuntivi stanziati dalle regioni italiane che, allo stesso, modo, hanno concesso bonus 2021 Covid.
Bonus 2021 Covid, molti non spettavano: controlli a tappeto sui furbetti della pandemia
Detto questo, la politica monetaria non convenzionale dell’helicopter money, inesorabilmente, è stata tale che i soldi in Italia sono stati distribuiti pure a qualche famiglia. A qualche impresa ed a qualche libero professionista che in realtà non era poi proprio messo male economicamente. A partire da quelle imprese che, già decise a chiudere, hanno temporeggiato. Al fine di rimanere attivi ancora un po’. Per poi cessare l’attività solo dopo aver incassato i bonus 2021 Covid. Come, per esempio, i contributi a fondo perduto.
Così come i bonus 2021 Covid, quelli erogati per finalità specifiche, spesso sono stati concessi, erogati ma non correttamente spesi. Con la conseguenza che, al controllo, non è mancato qualche commerciante, artigiano o imprenditore che poi non è riuscito a fornire i dovuti giustificativi di spesa.
Il caso dei contributi a fondo perduto senza averne il diritto
Chi per esempio ha preso i contributi a fondo perduto senza averne il diritto, ha la possibilità di restituirli spontaneamente.