Bonus 2021 Covid, molti non spettavano: controlli a tappeto sui furbetti della pandemia

Bonus 2021 Covid, molti non spettavano: controlli a tappeto sui furbetti della pandemia, nessuno escluso. Ecco come e perché in tempi di helicopter money.
3 anni fa
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Tra i tanti bonus 2021 Covid, molti non spettavano: controlli a tappeto sui furbetti della pandemia di Covid-19 sono di conseguenza inevitabili. In particolare, spesso i controlli a campione fin troppo spesso portano a rilevare delle irregolarità. E questo non solo per i bonus concessi dallo Stato, da un anno e mezzo a questa parte, per contrastare gli effetti negativi sull’economia a causa del coronavirus.

Ma anche per i fondi aggiuntivi stanziati dalle regioni italiane che, allo stesso, modo, hanno concesso bonus 2021 Covid.

E contributi aggiuntivi alle famiglie ed alle imprese. Spesso, tra l’altro, le regioni sono scese in campo proprio per non aspettare l’erogazione dei bonus di Stato. Basti pensare, per esempio, ai tempi lunghi di erogazione che ci sono stati per la prima tranche del bonus INPS da 600 euro.

Bonus 2021 Covid, molti non spettavano: controlli a tappeto sui furbetti della pandemia

Detto questo, la politica monetaria non convenzionale dell’helicopter money, inesorabilmente, è stata tale che i soldi in Italia sono stati distribuiti pure a qualche famiglia. A qualche impresa ed a qualche libero professionista che in realtà non era poi proprio messo male economicamente. A partire da quelle imprese che, già decise a chiudere, hanno temporeggiato. Al fine di rimanere attivi ancora un po’. Per poi cessare l’attività solo dopo aver incassato i bonus 2021 Covid. Come, per esempio, i contributi a fondo perduto.

Così come i bonus 2021 Covid, quelli erogati per finalità specifiche, spesso sono stati concessi, erogati ma non correttamente spesi. Con la conseguenza che, al controllo, non è mancato qualche commerciante, artigiano o imprenditore che poi non è riuscito a fornire i dovuti giustificativi di spesa.

Il caso dei contributi a fondo perduto senza averne il diritto

Chi per esempio ha preso i contributi a fondo perduto senza averne il diritto, ha la possibilità di restituirli spontaneamente.

Visto che il Fisco al riguardo ha fissato la procedura per poterlo fare comodamente per via telematica. Mentre per chi li percepisce indebitamente, senza restituirli, per lo Stato e per gli enti locali il recupero, anche con procedure forzose, è sempre lungo e difficile. Basti pensare che, su circa 1.000 miliardi di vecchi debiti fiscali, si stima che quelli recuperabili dello Stato italiano siano pari ad appena un decimo.

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