- Salta in manovra il bonus psicologo, l’incentivo proposto da senatori e senatrici appartenenti a schieramenti politici trasversali a favore dei soggetti che, a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus e delle relative restrizioni imposte dal nostro paese, necessitano, appunto, delle cure di uno psicologo. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Bonus psicologo “avviamento” e “sostegno”, quali sono le differenze?
L’emendamento in Legge di Bilancio 2022 sul bonus psicologo per disturbi legati al Covid, sostanzialmente, prevedeva due distinti incentivi:
- Il bonus avviamento, ossia un contributo da 150 euro da destinare ai cittadini maggiorenni a cui non è stato diagnosticato un disturbo mentale e che in precedenza non hanno avuto accesso ad altre agevolazioni di questo tipo.
- Il bonus sostegno, che sarebbe dovuto variare in base alla situazione economica (ISEE) del soggetto richiedente, fino ad un massimo di 1600 euro annui.
Le risorse previste per il bonus psicologo erano davvero limitate, pari a 50 milioni di euro: 15 milioni per il bonus avviamento e 35 per il bonus sostegno.
Ad ogni modo, come già detto in apertura, l’emendamento alla Legge di Bilancio 2022 sul bonus psicologo è stato appena bocciato.
“Se la gestione degli aspetti organici legati alla pandemia è certamente migliorata in tutti questi mesi, sul piano psicologico – ha detto nei giorni scorsi David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi – ci troviamo di fronte a una costante incertezza che rischia di minare anche le personalità più stabili”.
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