Sono molti i dubbi che i docenti hanno per l’utilizzo del bonus scuola da 500 euro. La circolare con le istruzioni operative inviata alle scuole si è dimostrata infatti non esaustiva rispetto alle molteplici ipotesi astrattamente possibili. In attesa di chiarimenti ufficiali sulla rendicontazione c’è chi pensa a metodi alternativi per spendere il bonus. Così in molti si stanno chiedendo se i 500 euro possano essere destinati al pagamento del canone Rai o dell’abbonamento ad una pay tv. Le ragioni si basano sulla considerazione che la tv, pubblica e a pagamento, include nell’offerta canali didattici utili alla formazione dei docenti.
- acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste;
- acquisto di hardware e software;
- iscrizione a corsi di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, presso enti accreditati presso il Miur, di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, coerenti con il profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari, sempre purché inerenti al profilo professionale personale;
- rappresentazioni teatrali e proiezioni cinematografiche;
- ticket di ingresso a musei, mostre ed eventi culturali o anche show dal vivo;
- iniziative compatibili con le attività specificate nell’ambito dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione ex art.1 comma 124 della legge n. 107 del 2015.