Bonus 500 euro: requisiti insegnanti e acquisti ammessi

Quali insegnanti avranno diritto al bonus da 500 euro e per quali acquisti potranno spenderlo? Tutto quello che c’è da sapere su requisiti e regole
9 anni fa
1 minuto di lettura

Il bonus da 500 euro per gli insegnanti è stato confermato e per questo anno scolastico arriverà sul cedolino dello stipendio di ottobre. L’obiettivo del bonus insegnanti è quello di agevolare l’autoformazione del corpo docente, così come ha spiegato anche ministro Stefania Giannini. Non tutti gli insegnanti sono stati ammessi al bonus però e questo non è l’unico punto interrogativo sulla novità fiscale. Facciamo chiarezza. La riforma scuola 2015 in pillole – clicca qui

Bonus insegnanti: ecco chi avrà 500 euro in più sullo stipendio di ottobre

Sono esclusi dal bonus insegnanti i docenti precari e quelli che, pur essendo oggi di ruolo, non hanno raggiunto la provincia provvisoria di titolarità perché hanno avuto fino al 31 agosto, un contratto a tempo determinato.

Questo almeno è ciò che trapela dai sindacati alla vigilia dell’accredito del bonus insegnanti nello stipendio di ottobre dei beneficiari. Coloro che occuperanno il posto di ruolo provvisorio con la fase C (quindi a dicembre) riceveranno il bonus di 500 euro in una seconda ondata.

Bonus insegnanti: come spendere i 500 euro

I 500 euro di bonus insegnanti sono caricati su una Carta  elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.  Per questo primo anno, per questioni di praticità, la somma sarà aggiunta la cedolino dello stipendio di ottobre ma è bene precisare che non costituisce retribuzione accessoria né reddito imponibile e quindi la quota Irpef resta invariata. Fino a che persistono i requisiti, la carta viene ricaricata ogni anno scolastico di 500 euro, così come previsto dal comma 121 dell’art. 1 della legge 107/2015. Ma quali acquisti sono finanziabili? Vi rientrano libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste per l’aggiornamento professionale ma anche hardware e software, iscrizioni a corsi inerenti al profilo professionale e abbonamenti teatrali o al cinema oppure ingressi a mostre e musei e spettacoli culturali.

E’ onere del docente dimostrare in che modo sono stati spesi i 500 euro presentando tutte le relative fattura alla segreteria contabile della scuola di servizio entro e non oltre il 31 agosto 2016.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Diventare imprenditore di te stesso: scopri se sei portato per il lavoro autonomo

rimborsi
Articolo seguente

Rimborsi Agenzia delle Entrate: pagamenti in eccesso, doppi o non dovuti