Bonus 600 – 1000 euro, è possibile chiedere il riesame delle domande respinte entro il 30 agosto

La contestazione dei provvedimenti di rigetto del bonus 600 – 1000 euro può essere svolta solo attraverso un ricorso giurisdizionale o la richiesta di riesame amministrativo. Vediamo meglio di cosa si tratta.
4 anni fa
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L’inps, con il messaggio 3088 del 10 agosto 2020: “Indennità COVID-19 previste dal decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle finanze, 30 aprile 2020, n. 10, e dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. Gestione delle istruttorie relative agli eventuali riesami”, comunica che è stata completata la prima fase di gestione delle domande per il bonus 600 / 1000 euro per i mesi di aprile e maggio.

Gli esiti di tutte le domande e, per quelli negativi, le relative motivazioni, sono consultabili nella sezione del sito INPS denominata Servizio “Indennità 600/1000 euro”, alla voce “Esiti”, sia da parte del Patronato con proprie credenziali sia da parte del cittadino dotato di PIN.

Gestione delle richieste di riesame delle domande respinte

Con il messaggio sopracitato, l’INPS comunica altresì che, per quanto riguarda i provvedimenti di rigetto, non è ammesso il ricorso amministrativo. La contestazione può essere svolta solo attraverso un ricorso giurisdizionale e la richiesta di riesame amministrativo.

Il soggetto può inviare la documentazione attraverso il link “Esiti” nella sezione del sito INPS oppure utilizzando la seguente casella di posta istituzionale dedicata: “[email protected]”.

È possibile farne richiesta entro il 31 agosto oppure entro 20 giorni dalla data di comunicazione dell’INPS, se successiva al 30 agosto.

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