Bonus 600 euro in busta paga: cos’è e a chi spetta

I datori di lavoro potranno erogare dei bonus 600 euro ai propri dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche.
2 anni fa
1 minuto di lettura
bonus

Cos’è il bonus 600 euro e a chi spetta?

Come ampiamente previsto dai sondaggi, il centro destra ha vinto le elezioni nazionali, con Fratelli d’Italia primo partito. A breve, dunque, la Meloni sarà chiamata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a formare un nuovo governo.

Ad ogni modo, c’è ancora spazio per qualche ultimo bonus previsto dall’attuale premier Mario Draghi. Ad esempio, è ancora possibile fruire di un bonus 600 euro per far fronte all’impennata dei prezzi dell’energia. Impennata dei prezzi che, come sappiamo, è stata causata dall’attuale conflitto in Ucraina.

Stiamo parlando, in realtà, non di un vero e proprio bonus, ma di un beneficio grazie al quale i datori di lavoro potranno erogare delle somme ai propri dipendenti per il pagamento delle utenze che non concorreranno alla formazione del reddito. Somme che quindi saranno esentasse. In sostanza, viene aumentato il tetto dei cosiddetti fringe benefits, ma soltanto per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico, dell’energia elettrica e del gas. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus 600 euro in busta paga, cosa prevede il Decreto Aiuti bis?

Il decreto Aiuti Bis, in deroga a quanto previsto dalla normativa già esistente, ha previsto l’innalzamento del tetto tetto massimo di alcuni fringe benefits. Si tratta di risorse che i datori di lavoro mettono a disposizione dei propri dipendenti per creare welfare aziendale e incentivare la produttività di quest’ultimi.

Ai sensi dell’articolo 51, comma 3, del TUIR: “non concorre a formare il reddito di lavoro dipendente il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se, complessivamente, di importo non superiore a euro 258,23 l’anno. Se il valore in questione è superiore a detto limite, lo stesso concorre interamente a formare il reddito”.

L’articolo 12 del decreto-legge n. 115 del 9 agosto 2022 (decreto Aiuti bis), ha inoltre previsto quanto segue:

“Limitatamente al periodo d’imposta 2022, in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, del TUIR, non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di 600 euro”.

In altre parole, è stato innalzato il tetto dei fringe benefits, ma soltanto per il pagamento delle utenze dei propri dipendenti.

Ovviamente, l’erogazione di tale bonus 600 euro è esclusivamente a discrezione del datore di lavoro. Ad ogni modo, si tratta sicuramente di una gradita novità che potrebbe far aumentare la busta paga dei lavoratori.

Il bonus 200 euro sta per arrivare ma per qualcuno c'è una brutta notizia
Articolo precedente

Bonus 200 euro autonomi. Decreto in Gazzetta ufficiale, ora il via alle domande?

Reddito di cittadinanza
Articolo seguente

Reddito di cittadinanza e pensioni: cosa succede ora con Meloni premier