Con il Decreto Cura Italia, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 marzo 2020, fra le tante misure, è stato previsto anche un Bonus da 600 euro per commercianti, artigiani e gli altri lavoratori autonomi per i danni subiti dagli inevitabili riflessi economici dovuti all’emergenza Coronavirus.
Il Bonus 600 euro una tantum sarà riconosciuto, nello specifico, alle seguenti categorie di lavoratori:
- Liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi iscritti alla Gestione Separata INPS;
- Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri);
- Lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- Lavoratori agricoli;
- Lavoratori dello spettacolo.
Misterioso e incerto appare oggi il destino degli agenti di commercio.
Bonus 600 euro, spetta anche agli agenti di commercio?
La questione è molto complessa ma, sostanzialmente, all’interno di una delle faq, pubblicate sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è possibile leggere che anche gli agenti di commercio, che oltre all’iscrizione alle gestioni speciali Ago hanno l’obbligo di essere iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria come l’Enasarco, sono inclusi nella platea dell’articolo 28 del Cura Italia, in altre parole anche essi hanno diritto al Bonus 600 euro.
Il problema è che, come fatto notare da Italiaoggi.it, il decreto del Ministero del lavoro fa riferimento alle casse private come soggetti erogatori delle indennità ai soggetti iscritti alle casse professionali private (commercialisti, avvocati ecc.). Gli agenti di commercio, invece, sono ricompresi nei beneficiari dell’articolo 28 e dovrebbero ricevere l’indennità non da Enasarco ma dall’Inps.
Salvo modifiche dell’ultim’ora, l’Inps, una volta ricevuta la richiesta di un agente di commercio iscritto anche all’Enasarco, non potrà che respingere la richiesta.
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