Nel discorso alla nazione di ieri il Presidente Conte ha toccato un argomento caro ad autonomi, professionisti e co co co: il bonus 600 euro. La prima buona notizia confermata è che il bonus per le partite IVA, inizialmente pensato come misura una tantum, è stato prorogato per altri due mesi. Il premier, con riferimento alle prime difficoltà di accesso al sito che ci sono state, ha anche anticipato che il governo sta studiando un modo per evitare lungaggini burocratiche. La procedura sarà notevolmente snellita, anzi in sostanza si tratterà quasi di un riconoscimento automatico con un click, almeno per chi ha già ricevuto il bonus 600 euro a marzo.
Bonus 600 sale a 800 senza nuova domanda
La conferma del bonus 600 euro (aumentato a 800) per altri due mesi è del resto coerente con la situazione attuale: il virus sta arretrando ma bisogna ancora conviverci e per la riapertura molte attività dovranno attendere il 18 maggio, altre (bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici) il primo giugno. Una grossa tegola sulla testa di chi sarà costretto a mantenere abbassata la sarracinesca per un altro mese.
Conte ha dunque assicurato che il bonus 600 euro sarà erogato per altri due mesi e, soffermandosi sui motivi dei ritardi nel pagamento della prima mensilità, ha specificato che si sta studiando per eliminare questo rischio. Dopo essersi umilmente scusato per i ritardi (ammissioni non comuni al giorno d’oggi in ambito politico e che quindi vogliamo sottolineare indipendentemente da quelle che possono essere le opinioni sull’operato del governo), ha indicato la strada che l’esecutivo intende percorrere. Per chi ha già ricevuto i 600 euro, il rinnovo sarà sostanzialmente automatico, senza necessità di nuova domanda. Basterà un click o quasi.
Evidentemente proprio in questo “quasi”, ci viene da pensare, si inserirà la possibilità di inserire i dati che serviranno a certificare il reddito e l’ammanco nelle entrate, presupposti per l’aumento del bonus da 600 a 800 euro.