Busta paga e bonus 80 euro non retribuito, è il caso di un nostro lettore che ci chiede come può fare:
Salve, vorrei fare una domanda: io sono assunto in una azienda sul settore della ristorazione sono assunto a tempo indeterminato 24 ore settimanali, anche se ci fanno lavorare di più. Il mio problema è che loro in busta paga ci fanno figurare che il bonus Renzi lo pagano però non è così. Cosa poso fare? Perché e più di un anno che non mi pagano.
Pagamento della busta paga di importo più basso
Con la nuova normativa, gli stipendi devono essere pagati in modo rintracciabile, questo significa che non è più consentito il pagamento in contanti, ma con bonifico bancario o con assegno bancario.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione n. 25979/18 del 7.06.2018 ha messo in evidenza il reato di estorsione da parte del datore di lavoro nei confronti dei lavoratori che accettano un valore inferiore alla busta paga per conservare il posto di lavoro.
La sentenza nello specifico riporta che, viene considerato reato di estorsione, la condotta del datore di lavoro che, approfittando della situazione di debolezza dei dipendenti a causa del difficile contesto occupazionale, impone al lavoratore di accettare condizioni di lavoro deteriori a fronte della minaccia di mancata assunzione o di licenziamento.
Nella fattispecie sono considerate reato di estorsione la sottoscrizione di una lettera di dimissioni in bianco, la corresponsione di una retribuzione inferiore a quella risultante dalla busta paga, nonché il prolungamento non dichiarato dell’orario di lavoro.
Sulle dimissioni in bianco, questo ormai non è più valido in quanto il lavoratore che intende dimettersi dovrà inviare al datore di lavoro le dimissioni telematiche.
Busta paga e mancato pagamento bonus 80 euro, denunciare l’accaduto
Se il datore di lavoratore non ha mai costretto tramite minacce di licenziamento il lavoratore che non accetta la busta paga più bassa, in questi casi non nasce il reato di estorsione.
Il lavoratore in questi casi può trasmettere denuncia all’ispettorato del lavoro, può avviare una causa in tribunale per il recupero entro cinque anni dalla chiusura del rapporto di lavoro, per recuperare le somme dovute. Nel caso specifico non solo l’anno di arretrato di stipendio, ma anche le differenze non percepite.