Bonus 800 euro, aprile automatico ma a maggio con controlli: che cosa cambia e requisiti aggiornati

Accredito bonus 600 euro: ad aprile resta uguale, anzi sarà più veloce perché in automatico. Da maggio si cambia registro: requisiti più stringenti e stop ai furbetti
4 anni fa
1 minuto di lettura
bonus in arrivo per partite IVA

Ultimi aggiornamenti sul bonus 800 euro, confermato per aprile e maggio. Per la prossima mensilità saranno sostanzialmente confermate le regole del primo accredito, anzi la procedura con rinnovo automatico con un semplice click si fa più snella e immediata; per maggio, invece, limiti di reddito e controlli anti furbetti per chi ha dichiarato il falso e non aveva diritto al bonus autonomi, partite IVA e co co co.

Il punto cruciale è che il Governo da un lato deve accelerare la procedura per evitare che si ripetano i ritardi dovuti all’intasamento del portale Inps, dall’altro deve imporre dei criteri selettivi per inquadrare meglio la platea dei beneficiari e accertarsi che, a ricevere il bonus 600 euro, sia effettivamente chi ne ha bisogno.

Bonus 800 euro aprile: rinnovo automatico, basta un click senza nuova domanda

Alla luce di queste esigenze, la decisione per la mensilità di aprile è stata quella di non intervenire con modifiche sui requisiti.  La copertura stanziata per il bonus di aprile è di 4 miliardi di euro.

Bonus 800 euro maggio: tetto di reddito e controlli

A maggio invece, i requisiti per avere diritto al bonus 800 euro diventeranno più stringenti. L’ipotesi più accreditata è quella di imporre un tetto massimo di reddito. Chi guadagna più di 35 mila euro (ma non è escluso che la soglia potrebbe essere ulteriormente abbassata) non avrà diritto al bonus per le partite IVA. L’obiettivo, chiaramente, è fare in modo che il sussidio arrivi sul conto di chi ne ha più bisogno tra coloro che hanno ridotto entrate e attività a causa dell’emergenza coronavirus. In altre parole inizialmente il governo ha aiutato tutti gli autonomi e i lavoratori a partita IVA, questo perché la crisi è stata generalizzata e ha coinvolto tutti i settori e anche per un’esigenza di tempistiche. Da maggio però cambiano le cose e ci saranno requisiti più rigidi.

L’alternativa alla soglia di reddito, come abbiamo visto qui, è rappresentata dai codici ATECO che andrebbero ad individuare le attività chiuse.

I conti sul bonus 600 euro a marzo

Nel frattempo il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha reso noti i numeri: a marzo sono state accolte 3,5 milioni di domande su 4,4 milioni. Andando ad analizzare la composizione della platea di beneficiari, il 68,6% si compone di lavoratori autonomi. Le percentuali restanti sono rappresentate da: dipendenti a tempo determinato dell’agricoltura (16%), partite Iva e dipendenti Cococo (10,6%), stagionali del settore turismo (4,1%) e, in piccola parte, lavoratori dello spettacolo (appena lo 0,7%).

 

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Fase 2 come sarà il tempo libero: spiaggia, ristoranti e discoteche

Articolo seguente

Incentivi auto: detrazione Iva e abolizione ecotassa per rilanciare le vendite