Bonus acqua potabile. Ancora pochi giorni per la domanda

Entro fine mese, i contribuenti possono presentare domanda per ottenere il c.d. bonus acqua potabile
2 anni fa
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Bonus acqua potabile, ecco gli importi massimi: casi pratici di calcolo

Ancora pochi giorni per richiedere il c.d bonus acqua potabile. Infatti, le spese sostenute nel 2022, devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio 2023. La comunicazione, può essere inviata tramite l’apposita funzionalità del sito internet dell’Agenzia delle entrate, accedendo tramite SPID, CIE o CNS.

Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

Il bonus acqua potabile 2023

Il bonus acqua potabile è stato istituito dalla Legge di bilancio 2021 (art. 1, c. da 1087 a 1089, legge n. 178/2020) e poi prorogato per il 2022 e il 2023 dalla Legge di bilancio 2022 (Legge n°234/2021, c. 713).

Il bonus spetta a coloro i quali sostengono le spese su immobili posseduti o detenuti in base a un titolo idoneo (anche locazione):

  • persone fisiche;
  • soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni;
  • enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

Il bonus è pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di: filtraggio; mineralizzazione; raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare
finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a: 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche; 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

I privati dunque potranno avere un bonus max di 500 euro.

Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea, con tempi e modalità che saranno indicate sul sito internet dell’Enea.

Bonus acqua potabile 2023. Domande fino al 28 febbraio

Come accennato in premessa, rispetto alle spese sostenute nel 2022, la domanda di bonus acqua potabile deve essere presentata all’Agenzia delle entrate entro il prossimo 28 febbraio 2023.

Per inviare la domanda, il contribuente deve accedere alla propria area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate. L’accesso può essere effettuato tramite credenziali SPID, CIE o CNS.

Una volta effettuato l’accesso, il servizio si trova all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.

In alternativa, è possibile inviare la comunicazione dopo averla predisposta in un file conforme alle specifiche tecniche presenti nella scheda informativa. Attenzione, in tali casi,  i file dovranno essere sottoposti ai controlli di conformità utilizzando il software reso disponibile dall’Agenzia delle entrate; i file non controllati saranno scartati e le comunicazioni in essi contenute non saranno acquisite.

Nell’applicativo “Desktop Telematico” è disponibile, per le applicazioni “Entratel” e “File Internet”, all’interno della categoria Controlli Agevolazioni la versione 1.0.0 del 01/02/2022 relativa al modulo Controlli Comunicazione Delle Spese Per Il Miglioramento Dell’Acqua Potabile (codice fornitura: CMA22).”

Documentazione delle spese e utilizzo del bonus acqua potabile 2023

Ai fini della richiesta del bonus, è necessario che le spese rispetto alle quali si richiede l’agevolazione siano adeguatamente documentate.

Dunque serve, o la fattura o lo scontrino elettronico. Documenti di spesa in cui deve essere riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

In ogni caso, per le spese sostenute prima della pubblicazione del Provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021, sono fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.

Si ricorda, infine, che il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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