Bonus acqua potabile, ultima edizione o proroga anche al 2024?

Il 31 dicembre 2023 è in scadenza l’ultima edizione de bonus acqua potabile. Ci sarà replica anche per le spese del 2024?
1 anno fa
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bonus acqua potabile
Foto © Pixabay

Sta per giungere a termine il periodo di sostenimento delle spese ammesse al c.d. bonus acqua potabile. La data ultima è il 31 dicembre 2023. Molti si chiedono se il beneficio è anche per le spese sostenute nel 2024.

Parliamo del credito d’imposta riconosciuto a fronte di spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare. Scopo principale di questo contributo è la finalizzazione al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

Vediamo come funzione e per quali anni si applica.

Spese da comunicare al fisco entro data precisa

Il bonus acqua potabile fu previsto per la prima volta con riferimento alle spese sostenute nel 2021 e 2022. Successivamente è stato prorogato anche a quelle del 2023.

Spetta sia a presone fisiche senza partita IVA che a quelle con partita IVA. Tra i destinatari rientrano anche gli enti non commerciali, gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

Non è automatico. Chi è intenzionato ad averlo deve inviare all’Agenzia Entrate la comunicazione delle spese sostenute nel periodo di riferimento. Tale comunicazione la si invia nel periodo che va dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo.

Dunque, per le spese fatte nel 2023, chi vuole avere il beneficio deve fare detta comunicazione nel periodo 1° febbraio 2024 – 28 febbraio 2024. Così come, entro il 28 febbraio 2023 era da inviarsi la comunicazione riferita alle spese del 2022.

Bonus acqua potabile, ultima edizione

Regola dice che il bonus acqua potabile si applica su un limite massimo di spesa pari a 1.000 euro per ciascun immobile (se trattasi di persone fisiche) ovvero 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale (se trattasi di esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali).

Ad ogni modo, l’Agenzia Entrate stabilisce la percentuale di credito d’imposta spettante solo dopo la chiusura della finestra temporale per l’invio della suddetta comunicazione.

Tale percentuale è determinata in base al rapporto tra le risorse disponibili e le comunicazioni inviate.

Il bonus acqua potabile per le spese sostenute nel 2022, ad esempio, è pari al 17,9005% dell’onere sostenuto (Provvedimento del 3 aprile 2023). Quindi, se ad esempio, la spesa sostenuta ammonta a 2.500 euro e trattasi di persona fisica, il bonus è pari al 17,9005% di 1.000 euro (limite massimo di spesa).

L’utilizzo de credito d’imposta è, per i NON titolari di partita IVA, in dichiarazione redditi o in F24 (compensazione). Per i titolari di partita IVA solo in compensazione in F24. Il codice tributo è 6975 – Risoluzione n. 17/E del 1° aprile 2022).

Per le spese del 2023, la percentuale di beneficio spettante si conoscerà solo dopo il 28 febbraio 2024. La definirà l’Agenzia Entrate con altro provvedimento.

Salvo ripensamenti del legislatore, il bonus acqua potabile si ferma alle spese del 2023. Non c’è, almeno per adesso, proroga alle spese sostenute nel 2024. Dunque, quella riferita alle spese sostenute dal 1° dicembre 2023 al 31 dicembre 2023, potrebbe davvero essere l’ultima edizione.

Riassumendo…

  • il bonus acqua potabile è un credito d’imposta
  • è riconosciuto, alle persone fisiche (compresi enti non commerciali) per spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare
  • fu previsto per spese del 2021 e 2022
  • poi prorogato anche alle spese del 2023
  • per averlo bisogna inviare all’Agenzia Entrate la comunicazione delle spese sostenute
  • la comunicazione si invia nel periodo che va dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo
  • quindi, per le spese 2023 l’invio della comunicazione deve farsi dal 1° febbraio 2024 al 28 febbraio 2024
  • l’Agenzia Entrate definisce la percentuale di credito d’imposta spettante con apposito provvedimento
  • tale percentuale si applica su un limite massimo di spesa
  • il bonus si utilizza in compensazione in F24 (i NON titolari di partita IVA possono utilizzarlo anche in dichiarazione redditi)
  • il codice tributo per il bonus acqua potabile in F24 è 6975
  • per adesso non è prevista proroga alle spese del 2024.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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