Considerata la grave emergenza economica legata al covid-19, nonchè la conseguente carenza di liquidità che ha colpito le imprese, non sono rari i casi in cui i canoni di locazione nel mese di lockdown sono stati pagati stornando il deposito cauzionale pagato all’atto della stipula del contratto di locazione.
Di conseguenza, è lecito chiedersi se il bonus affitti spetta anche laddove il canone di locazione è pagato con lo storno del deposito cauzionale.
Cosa succede in tali casi? Spetta il bonus affitti?
In questo articolo, in assenza di indicazioni ufficiali da parte del Fisco, cerchiamo di arrivare ad una risposta.
Il bonus affitti
ll D.L. 34/2020, c.d decreto Rilancio, ha previsto un credito d’imposta sugli affitti pagati dai titolari di partita iva.
In particolare, l’articolo 28 del Decreto, prevede:
- per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione,
- l’istituzione di un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione degli immobili a uso non abitativo.
Non rileva la categoria catastale dell’immobile ma il suo effettivo impiego.
Il credito d’imposta spetta nella misura del 30% in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse (nei quali oltre alla messa a disposizione di vani ad uso ufficio viene fornita una ulteriore serie di servizi aggiuntivi) o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo.
Pertanto, ai fini del credito d’imposta, gli immobili devono essere destinati allo svolgimento delle seguenti attività:
- industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o
- all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.
Difatti il bonus spetta anche agli esercenti attività d’impresa e per le sublocazioni delle A.S.D.
Il bonus affitti, spetta anche nel caso in cui l’immobile locato ad uso abitativo sia strumentale all’attività di Bed and Breakfast svolta in via imprenditoriale (Circolare n°25/e, 20 agosto 2020).
In alcuni casi, anche per gli affitti brevi, si può richiedere il bonus affitti.
Per le imprese turistico-ricettive, il credito d’imposta spetta fino al 31 dicembre 2020 (art.77 D.L. 104/2020, D.L. Agosto).
A breve, nel decreto novembre, potrebbe arrivare una proroga generalizzata del bonus affitti fino alla fine del 2020.
Ciò, in conseguenza delle nuove limitazioni previste in capo a determinate attività economiche dal DPCM 24 ottobre 2020.
Il bonus affitti spetta anche laddove il canone di locazione è pagato con lo storno del deposito cauzionale (storno cauzione) corrisposto al locatore al momento della stipula del contratto di locazione?
Il deposito cauzionale
Il deposito cauzionale può essere intesa quale somma di denaro corrisposta dal conduttore al locatore per tutelare quest’ultimo da eventuali inadempimenti del conduttore stesso.
Inadempimenti afferenti il pagamento dei canoni di locazione, danni al bene ecc.
A livello normativo, ex art.11 Legge 392/1978, è previsto che
il deposito cauzionale non può essere superiore a tre mensilità del canone. Esso è produttivo di interessi legali che debbono essere legali che debbono essere corrisposti al conduttore alla fine di ogni anno.
La previsione del deposito cauzionale e il suo ammontare devono risultare dal contratto di locazione.
Il deposito cauzionale è corrisposto al momento di stipula del contratto di locazione.
Lo storno della cauzione e il bonus affitti
Considerata la grave emergenza economica legata al covid-19 nonchè la conseguente carenza di liquidità che ha colpito le imprese, non sono rari in caso in cui i canoni di locazione nel mese di lockdown sono stati corrisposti stornando il deposito cauzionale. Pagato all’atto della stipula del contratto di locazione.
E’ lecito chiedersi se Il bonus affitti spetti anche laddove il canone di locazione sia stato pagato con lo storno del deposito cauzionale.
Ebbene, al momento mancano indicazioni di prassi in tal senso, tuttavia, noi di investire oggi riteniamo che il bonus affitti possa spettare anche in relazione ai pagamenti del canone effettuati stornando il deposito cauzionale.
Ad ogni modo, non rimane che attendere indicazioni ufficiali da parte dell’Agenzia delle entrate.