Rientrano tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, nel linguaggio comune ristrutturazione edilizia, anche gli interventi di installazione di sitemi antifurto collegati con centri di vigilanza privati. E’ lecito chiedersi se anche per tali tipo di interventi sia possibile optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.
L’opzione per lo sconto in fattura e la cessione del credito anche per i lavori di ristrutturazione
La cessione della detrazione non è ammessa solo per il superbonus 110% anche per gli interventi ordinari trai quali ad esempio quelli di ristrutturazione edilizia, ex art.
Nello specifico, l’opzione per la cessione o lo sconto è ammessa per gli interventi:
- di recupero del patrimonio edilizio di cui all’articolo 16-bis, comma 1, lettere a) e b), del TUIR (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia);
- efficienza energetica indicati nell’articolo 14 del decreto legge n. 63 del 2013 quali, ad esempio, gli interventi di sostituzione degli impianti di riscaldamento o delle finestre comprensive di infissi, gli interventi sulle strutture o sull’involucro degli edifici, e quelli finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico (ecobonus), nonché gli interventi di efficienza energetica che danno diritto al Superbonus;
- adozione di misure antisismiche di cui all’articolo 16 del medesimo decreto legge n. 63 del 2013 (sismabonus), compresi quelli che danno diritto al Superbonus (L’opzione può essere esercitata anche con riferimento alla detrazione spettante per l’acquisto delle “case antisismiche” (comma 1-septies);
- ecc.
Rientrano tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio ( nel linguaggio comune ristrutturazione edilizia) anche gli interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.
Bonus antifurto: detrazione al 50% con sconto in fattura e cessione del credito
Sono annoverabili tra gli interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, ad esempio (Guida Agenzia delle entrate):
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
- apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
- porte blindate o rinforzate;
- apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
- installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
- apposizione di saracinesche;
- vetri antisfondamento;
- casseforti a muro;
- fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
- ecc.
Anche per l’installazione di sistemi antifurto collegati con centri di vigilanza privata, il contribuente può decidere se beneficiare della detrazione del 50% oppure di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.