L’Agenzia delle entrata ha pubblicato la circolare n°1/2025 con la quale ha fornito le prime indicazioni sul c.d. bonus assunzioni prorogato anche per il 2025 dalla L.n°207/2024: Legge di bilancio 2025.
Questo incentivo, che consente una maxi-deduzione del costo del lavoro, offre notevoli vantaggi fiscali legati all’aumento del numero di dipendenti.
Per le aziende, l’obiettivo di ottenere un incremento occupazionale diventa non solo strategico per il miglioramento della produttività, ma anche economicamente conveniente grazie ai benefici fiscali ottenibili.
Questa proroga impatta anche sul mercato del lavoro favorendo nuove assunzioni o la trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.
Per avere il bonus è necessario che sia verificato un c.d. incremento occupazionale.
L’Agenzia delle entrate tra le varie cose ha spiegato in che modo bisogna procedere alle verifiche dell’incremento.
Il bonus assunzioni
Il bonus assunzioni, previsto dall’art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023, si concretizza in una maxi deduzione del costo del lavoro.
Nello specifico, il costo del lavoro può essere maggiorato del 20% o del 30%, in base alla tipologia di lavoratori assunti.
Per determinare il costo da maggiorare ai fini della deduzione, si deve considerare il valore più basso tra:
- il costo effettivamente attribuibile al personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, come risulta dal conto economico;
- l’incremento del costo complessivo del personale rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2023.
Il costo del personale così individuato viene aumentato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20% o al 30%, a seconda dei casi. In questo modo, la maxi-deduzione consente di ridurre il reddito d’impresa o di lavoro autonomo soggetto a tassazione.
L’agevolazione dunque riguarda i lavoratori assunti a tempo indeterminato.
Il decreto attuativo del bonus assunzioni spiega nello specifico i vari passaggi per il calcolo del bonus.
La Legge di bilancio 2025 ha prorogato il bonus anche per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027. Anche rispetto a tali anni valgono le indicazioni operative del citato decreto attuativo.
Bonus maggiorato per alcune categorie di lavoratori
l bonus ossia la maxideduzione sul costo del personale neo assunto sale dal 120% al 130% se l’assunzione riguarda categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela:
- persone con disabilità;
- persone svantaggiate ai sensi dell’articolo 4 della legge 8 novembre 1991, n. 381,
- gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari,
- i soggetti in trattamento psichiatrico,
- i tossicodipendenti,
- gli alcolisti,
- i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare,
- ecc.
Dunque, il bonus assunzioni è maggiorato se si assumono questi lavoratori.
Bonus assunzioni 2025. Chi può beneficiarne?
Possono accedere al bonus assunzioni 2025 imprese e professionisti, anche in forma associata.
In particolare, come da circolare n°1/2025 sul bonus assunzioni, tra i titolari di reddito d’impresa ammessi al beneficio rientrano:
- i soggetti passivi Ires (SRL ad esempio) di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a) e b), del Tuir;
- gli enti non commerciali residenti con riferimento alle nuove assunzioni dei lavoratori a tempo indeterminato impiegati in tutto o in parte nell’esercizio dell’attività commerciale;
- le società e gli enti non residenti con riferimento alle nuove assunzioni relative all’attività commerciale esercitata nel territorio dello Stato mediante una stabile organizzazione;
- le società di persone ed equiparate di cui all’articolo 5 del Tuir
- le imprese individuali, comprese le imprese familiari e le aziende coniugali.
Rientrano tra i beneficiari dell’agevolazione anche: le persone fisiche non residenti che producono nel territorio dello Stato un reddito di lavoro autonomo determinato analiticamente ai sensi dell’articolo 54 del Tuir, per mezzo di una base fissa;quelle che producono un reddito d’impresa determinato analiticamente ai sensi degli articoli 55 e seguenti del Tuir, per mezzo di una stabile organizzazione.
Per i soggetti con il periodo d’imposta coincidente con l’anno solare l’attività deve aver avuto inizio in data non successiva al 1° gennaio 2023.
Sono esclusi gli imprenditori agricoli
Si riportano beneficiari ed esclusi dal bonus assunzioni 2025.
Categoria | Descrizione | Requisiti Specifici |
Titolari di reddito d’impresa | Imprese e soggetti che generano reddito d’impresa secondo il TUIR. | Devono aver esercitato l’attività nei 365/366 giorni antecedenti il primo giorno del periodo d’imposta successivo al 2023. |
Soggetti passivi IRES | Art. 73, comma 1, lettere a) e b), del TUIR. | Inclusi enti commerciali residenti che effettuano nuove assunzioni. |
Enti non commerciali residenti | Art. 73, comma 1, lettera c), del TUIR. | Solo per nuove assunzioni relative a lavoratori a tempo indeterminato impiegati nell’attività commerciale. |
Società ed enti non residenti | Art. 73, comma 1, lettera d), del TUIR. | Assunzioni relative all’attività commerciale esercitata in Italia tramite una stabile organizzazione. |
Società di persone ed equiparate | Art. 5 del TUIR. | Idem come sopra, riferito alle società di persone. |
Imprese individuali | Include imprese familiari e aziende coniugali. | Determinazione analitica del reddito. |
Persone fisiche non residenti | Art. 54 del TUIR per reddito di lavoro autonomo, artt. 55 e seguenti per reddito d’impresa. | Produzione di reddito tramite una base fissa (lavoro autonomo) o una stabile organizzazione (impresa). |
Non possono invece accedere al bonus gli imprenditori agricoli.
Esclusioni | Motivazione |
Imprenditori agricoli | Producono solo reddito agrario (art. 32 del TUIR). |
Soggetti in procedura liquidatoria | Non possono accedere al beneficio. |
Soggetti in regimi forfetari | Non determinano il reddito in modo analitico. |
Regime della tonnage tax | Non determinano il reddito in modo analitico. |
Le condizioni per fruire del bonus assunzioni
Il bonus assunzioni è riconosciuto solo se, al termine del periodo d’imposta agevolato:
- l’incremento del numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato,
- è accompagnato da un incremento del numero complessivo dei lavoratori dipendenti, inclusi quelli a tempo determinato.
Ad esempio gli imprenditori individuali dovranno fare un raffronto tra lavoratori dipendenti (a tempo indeterminato) 2024 e lavoratori dipendenti 2025, sempre a tempo indeterminato.
Non spetta il bonus nel caso di: riduzione della base occupazionale complessiva nel periodo d’imposta agevolato rispetto alla media degli occupati del periodo d’imposta precedente (“decremento occupazionale complessivo” come definito dall’articolo 1, comma 12, lettera l, del decreto attuativo). Base occupazionale immutata sotto il profilo numerico, anche se qualitativamente modificata (ad esempio, trasformazione di un contratto a tempo determinato in tempo indeterminato).
Vantaggi per chi cerca lavoro
Per chi è in cerca di occupazione, l’estensione del bonus assunzioni al 2025 rappresenta una prospettiva positiva. Le imprese sono ora incentivate a incrementare la base occupazionale, favorendo l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato.
Inoltre, il bonus è maggiorato (dal 120% al 130%) per specifiche categorie di lavoratori che necessitano di maggiore tutela, come persone con disabilità, soggetti svantaggiati o in situazioni di fragilità.
Questo meccanismo non solo migliora le possibilità di accesso al mercato del lavoro, ma promuove anche una maggiore inclusione sociale.
In un contesto di crescente competizione lavorativa, questa misura contribuisce a ridurre il gap tra domanda e offerta, agevolando l’inserimento di un ampio ventaglio di profili professionali.
Riassumendo…
- Proroga fino al 2027: Bonus assunzioni esteso dalla Legge di Bilancio 2025.
- Maxi-deduzione: Riduzione fiscale del 20%-30% per assunzioni a tempo indeterminato.
- Incremento richiesto: Necessario aumentare il numero complessivo di lavoratori.
- Categorie protette: Bonus maggiorato al 130% per lavoratori svantaggiati.
- Beneficiari: Imprese e professionisti esclusi agricoli e regimi non analitici.