Stanno per arrivare due buone notizie per gli automobilisti. Il governo, infatti, starebbe per introdurre due nuovi incentivi per l’acquisto di automobili a basso impatto ambientale. Vediamo meglio di cosa si tratta e a chi spettano i nuovi bonus auto.
Ecobonus Auto, nuovi fondi disponibili
L’ecobonus auto, la misura che offre contributi per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni, è stato rifinanziato per il 2021 con 100 milioni di euro.
La misura è stata inserita, su proposta del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, nel decreto fiscale approvato dal Consiglio dei ministri.
I fondi a disposizione sono comunque inferiori rispetto a quanto era stato inizialmente previsto, ossia 300 milioni.
Le risorse saranno ripartire in base al tipo di auto che si intende acquistare:
- 65 milioni di euro per incentivare l’acquisto di veicoli M1 compresi nella fascia di emissione 0-60 g/km CO2: elettriche e ibride;
- 20 milioni per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 o M1 speciali, di cui euro 15 milioni riservati ai veicoli esclusivamente elettrici;
- 10 milioni per i veicoli M1 compresi nella fascia 61-135 g/km CO2;
- 5 milioni di euro destinati all’acquisto di veicoli di categoria M1 usati con emissioni comprese tra 0-160 g/km CO2.
Ad ogni modo, 100 milioni di euro sono davvero pochi. Molti osservatori credono che, anche in legge di bilancio, potrebbero presto arrivare fondi aggiuntivi.
Bonus auto del 40% per l’acquisto di auto elettriche
Oltre al bonus di cui sopra, la legge bilancio del 2021 fissava un bonus pari al 40% per l’acquisto di auto elettriche di potenza fino a 150 kW e prezzo di listino inferiore a 30.000 euro più IVA, per persone con Isee inferiore a 30.000 euro.
La misura, di fatto, non è mai entrata in vigore, in quanto si attendeva la pubblicazione di un decreto ministeriale (ad oggi mai emanato) che ne avrebbe previsto il suo funzionamento.
Adesso il Parlamento, tramite le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, ha approvato un emendamento al decreto Infrastrutture che di fatto dovrebbe sbloccare il bonus in questione.
Il condizionale, ad ogni modo, è d’obbligo, in quanto si attende il parere favorevole da parte della Commissione Europea.
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