Il nuovo bonus autostrade inizia a delinearsi meglio. Promosso da Autostrade S.p.A. si concretizza in un vero e proprio cashback per gli utenti.
La finalità è quella di risarcire gli utilizzatori della rete autostradale a fronte dei disagi subiti a causa dei ritardi nella percorrenza delle tratte provocati dalla presenza di cantieri. Per adesso la proposta è al vaglio del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti oltre che dell’Antitrust.
Inoltre è indispensabile che arrivi anche il parere del Garante Privacy visto che, come vedremo tra poco, sono diversi i dati sensibili dei beneficiari che andranno trattati.
Bonus autostrade, il ritardo deve essere significativo
Non tutti i cantieri che causeranno ritardi daranno, comunque, luogo al bonus autostrade ma solo quelli presenti su tratti di competenza di Autostrade S.p.A. e i cui lavori provocheranno un restringimento della carreggiata o una riduzione della corsia di viabilità.
Per avere il rimborso, il ritardo deve essere importante (ad esempio ci sarà bonus laddove il tempo di percorrenza di una tratta in genere è 1 ora mentre a causa del cantiere è provocato un ritardo di 45 minuti). Inoltre il rimborso sarà per l’intero costo della tratta e non proporzionato alla sola tratta interessata dalla presenza del cantiere (se ad esempio sul percorso Caserta – Roma è presente un cantiere tra San Vittore e Cassino, sarà rimborsato l’intero biglietto Caserta – Roma).
Per il calcolo dei ritardi si farà riferimento a Google Maps. Ciò implica che gli spostamenti degli utenti saranno tracciati (dato sensibile).
L’App Free to X
Il bonus autostrade partirà dapprima con una fase sperimentale e solo dal 2022 potrebbe entrare in vigore definitivamente e fino ad esaurimento di risorse (per ora circa 250 milioni di euro).
Per il possessori di Telepass il rimborso sarà automatico. Per coloro che, invece, pagano con carta o in contanti avrà una funzione fondamentale l’App “Free to X” di Autostrade S.
L’app servirà a tali utenti per fotografare ed inviare la ricevuta della tratta pagata. Il rimborso si avrà, almeno in questa prima fase di sperimentazione (che dovrebbe concludersi a fine 2021) mediante accredito dell’importo sul conto corrente dopo aver inserito il proprio Iban nell’app stessa (altro dato sensibile).
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