A marzo 2023 dovrò fare dei lavori sul balcone di casa. Oltre alla semplice tinteggiatura dovrò anche sostituire le piastrelle e sistemare la parte in muratura. Sono a chiedere se, dopo la fine del bonus facciate, c’è comunque qualche bonus balcone a cui potrò accedere sulle spese che andrò a sostenere.
E’ giunta in redazione questa domanda da parte di un nostro lettore.
Intanto, iniziamo a dire, come detto dallo stesso lettore, che per le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 non esiste più il bonus facciate.
Il bonus balcone 2023
Quindi, conveniamo già con il lettore che per le spese fatte nel 2023 per lavori sul balcone non si potrà avere il bonus facciate.
C’è però l’altra chance, ossia quella di avere la detrazione del 50% come spese di ristrutturazione. Quindi, via libera al bonus balcone anche per il 2023 ma con una percentuale di detrazione più bassa.
Come, infatti, si evince dalla guida sulla detrazione per lavori di recupero del patrimonio edilizio (c.d. bonus ristrutturazione), tra i lavori ammessi al beneficio, rientrano anche gli interventi sui balconi ed in particolare:
- il rifacimento con altro avente caratteri diversi (materiali, finiture e colori) da quelli preesistenti e nuova costruzione
- la nuova realizzazione o sostituzione di quelli preesistenti con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, finiture e colori)
- il rifacimento o sostituzione di parapetti con altri aventi caratteri diversi da quelli preesistenti.
Niente più sconto in fattura o cessione del credito
Il bonus balcone 50% è ammesso per spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 (salvo proroghe). La detrazione è da spalmare in 10 quote annuali di pari importo.
Inoltre, ricordiamo, che dal 17 febbraio 2023 (salvo nuovi cambiamenti) non è più possibile per i bonus casa optare per sconto in fattura w cessione del credito (decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023).
Per il bonus in commento, la detrazione si applica su un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro per unità immobiliare.
Come pagare la spesa per avere il bonus balcone
Anche per il bonus balcone, come per gli altri bonus edilizi (ecobonus ordinario, superbonus, ecc.), è necessario che la spesa risulti pagata tramite il c.d. bonifico parlante. Si tratta del bonifico bancario/postale, da cui devono risultare:
- la causale di versamento riconducibile al tipo di detrazione di cui si deve godere
- i dati fiscali del beneficiario del bonus
- i dati fiscali del destinatario del bonifico (impresa/fornitore).
Laddove si dovesse sbagliare la causale di versamento (ad esempio si indica quella dell’ecobonus ordinario invece che quella per ristrutturazione edilizia) il bonus non è compromesso.
Cosa diversa, invece, in cui gli errori commessi nel bonifico non dovessero permettere a banche o poste di fare correttamente la ritenuta d’acconto a cui sono soggetti questi specifici bonifici (ritenuta 8%).
In tale ipotesi, se non si vuole perdere il bonus occorre ripetere il bonifico. Laddove il bonifico non si può ripetere basta farsi rilasciare dall’impresa che ha fatto i lavori una dichiarazione sostitutiva in cui questa attesta la corretta contabilizzazione del pagamento ricevuto.