Il governo Draghi – dopo aver sospeso per il secondo semestre del 2021 il bonus cashback – per incentivare l’utilizzo di mezzi di pagamento elettronici, ha istituito quello che ormai è stato ribattezzato come il bonus bancomat. l’entità del bonus dipende da due fattori: il fatturato annuo dell’esercente e la tipologia di Pos che si intende utilizzare. Facciamo un po’ di chiarezza.
Bonus Bancomat, quanto spetta realmente?
Il bonus bancomat, sostanzialmente, consiste un uno sconto per chi acquista o noleggia nuovi strumenti che permettono il pagamento elettronico.
Il bonus varia in base al fatturato relativo al periodo d’imposta precedente, fino ad un massimo di 160 euro. In particolare:
- fino a 200 mila euro di fatturato il bonus è pari al 70%;
- fra i 200 mila euro e 1 milione di fatturato il bonus è del 40%;
- fra 1 e 5 milioni di euro il spetta un credito pari al 10%.
Infine, per gli esercenti che abbinano all’acquisto anche la memorizzazione elettronica (scontrino telematico), spetta un ulteriore credito di imposta fino a 320 euro. Anche in questo caso, il bonus varia in base al fatturato dell’anno precedente. In particolare:
- fino a 200 mila euro il 100%;
- da 200 mila euro a 1 milione di euro il 70%;
- fra 1 e 5 milioni di euro il 40%.
Bonus pos fino al 100%
Oltre all’incentivo appena descritto, è stato anche potenziato il bonus sulle commissioni generate dagli acquisti effettuati tramite pos.
In particolare, è stato modificato l’articolo 22 del decreto-legge n. 124/2019, che ha rafforzato il cosiddetto bonus pos, che adesso passa dal 30% al 100%.
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