Bonus barriere architettoniche 75%, quando servono anche visto ed asseverazione

Anche per il bonus barriere architettoniche 75% potrebbe essere necessario acquisire il visto di conformità e l’asseverazione congruità spese
2 anni fa
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visto e asseverazione
Foto © Pixabay

Anche per il bonus barriere architettoniche 75%, in luogo della detrazione fiscale, si può optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Tuttavia, in questo caso bisogna comunque prestare attenzione a quando e se servono visto di conformità e asseverazione congruità delle spese.

Lo sgravio fiscale a cui ci riferiamo è quello previsto con la legge di bilancio di quest’anno.

In dettaglio, la manovra finanziaria del 2022, ha introdotto la possibilità di godere di una detrazione fiscale del 75% a fronte di spese sostenute per lavori edili finalizzati all’eliminazione di barriere architettoniche.

Questa possibilità, tuttavia, per adesso è ammessa solo con riferimento alle spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.

La detrazione è da godere in 5 quote annuali di pari importo.

Il bonus 75% si aggiunge, e non sostituisce, al bonus ristrutturazione 50% e al bonus 110, previsti per la stessa tipologia di lavori. I tre benefici, tuttavia, sono alternativi tra loro e non cumulativi. Trovi qui, tutte le scadenze e percentuali aggiornate per il bonus barriere architettoniche.

Bonus casa diversi dal 110, regole generali su visto e asseverazione

Secondo la vigente normativa, a partire dal 12 novembre 2021, anche per i bonus casa diversi dal 110%, laddove si opti per lo sconto in fattura o cessione del credito, è necessario acquisire:

  • visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta
  • l’attestazione della congruità delle spese sostenute, da parte dei tecnici abilitati.

Le due cose NON servono, invece, laddove i bonus casa (diversi dal superbonus 110%) siano goduti nella forma della detrazione fiscale in dichiarazione redditi.

A ogni modo, NON servono visto e asseverazione nemmeno nel caso in cui, pure optando per lo sconto in fattura o cessione del credito, trattasi di spese riferite a:

  • lavori in edilizia libera
  • oppure a interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio.

A queste regole soggiacciono tutti i bonus edilizi diversi dal 110%, quindi anche il bonus barriere architettoniche 75%.

L’unico a fare eccezione è il bonus facciate. In questo caso, se si opta per sconto o cessione, il visto e l’asseverazione servono sempre (pertanto anche se trattasi di interventi in edilizia libera o di importo complessivo non superiore a 10.000 euro).

Visto e asseverazione nel bonus barriere architettoniche 75%

Riepilogando, con riferimento al bonus barriere architettoniche 75%, quindi:

  • se goduto come detrazione in dichiarazione redditi, NON servono visto e asseverazione
  • laddove si opta per lo sconto in fattura o cessione del credito, servono visto ed asseverazione, tranne il caso in cui i lavori sono in edilizia libera oppure di importo complessivo non superiore a 10.000 euro.

Per completezza informativa, ricordiamo anche che il bonus ristrutturazione 75% può applicarsi su un limite massimo di spesa pari a:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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