Il bonus beni strumentali nuovi spetta anche alle reti d’impresa. Tuttavia, in tal caso occorre distinguere tra reti-soggetto e reti-contratto. L’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti sul beneficio con la nuova Circolare n. 9 del 23 luglio 2021 (vedi anche Bonus investimenti in beni strumentali, importanti chiarimenti dell’Agenzia delle entrate).
Cosa sono le “reti d’impresa”
Il contratto di rete è quel contratto con cui più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato (art. 3, comma 4-ter, decreto-legge n. 5 del 2009).
- rete-soggetto
- rete-contratto.
Si definisce rete-soggetto una rete di imprese dotata di fondo patrimoniale comune con possibilità di acquisire una propria soggettività giuridica facoltativa e condizionata all’iscrizione del contratto di rete nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sede. Una rete-soggetto, dunque, può diventare, a seguito dell’iscrizione al registro imprese, un soggetto giuridico autonomo. Questo significa che tutti gli atti posti in essere dalla rete producono i loro effetti sulla rete stessa in quanto soggetto autonomo rispetto alle singole imprese che la compongono.
Le “reti-soggetto”, ai fini delle imposte sui redditi, si configurano come enti commerciali o non commerciali, a seconda che svolgano o meno in maniera prevalente attività commerciale.
Una rete-contratto, invece, non è dotata di autonoma capacità giuridica tributaria. Pertanto, tutti gli atti posti in essere in esecuzione del programma di rete producano i loro effetti direttamente nelle sfere giuridico-soggettive delle imprese partecipanti alla rete medesima.
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Per comprendere se anche le reti d’impresa possono rientrare tra i beneficiari del bonus beni strumentali, l’Agenzia delle Entrate ricorda che il beneficio in commento spetta alle imprese residenti nel territorio dello Stato (incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti) e ciò indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato.
Tra i beneficiari, inoltre, rientrano anche gli enti non commerciali, con riferimento all’attività commerciale eventualmente esercitata, le imprese agricole che determinano il reddito agrario ai sensi dell’articolo 32 del TUIR, nonché le reti di imprese.
Con riferimento a queste ultime, tuttavia, l’Agenzia delle Entrate invita a ricordare la distinzione sopra richiamata tra reti-soggetto e reti-contratto, in merito agli effetti degli atti posti in essere in esecuzione del programma di rete.
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