Decreto legge Ucraina e caro energia. E’ questo il decreto approvato venerdì’ scorso dal Governo con il quale vengono introdotte misure urgenti a contrasto del caro bollette degli ultimi due mesi. Il Governo interviene anche per contrastare il forte aumento del prezzo di benzina e gasolio che hanno raggiunto prezzi vicini al 2.30 al litro.
Ecco le principali novità adottate dal Governo per contrastare il caro carburante.
Il decreto Legge Ucraina e caro energia
Il nuovo decreto approvato dal Governo, dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, interviene su diversi ambiti.
Ad ogni modo, come da comunicato stampa rilasciato dal Governo nella giornata di venerdì, il decreto interviene in diversi ambiti:
- contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti;
- misure in tema di prezzi dell’energia;
- sostegni alle imprese;
- presidi a tutela delle imprese nazionali;
- accoglienza umanitaria.
Vediamo quelle che sono le misure sul caro carburante.
Il bonus benzina
Il Governo interviene anche per contrastare il forte aumento del prezzo di benzina e gasolio che hanno raggiunto prezzi vicini al 2.30 al litro.
Da più parti, ad esempio lato associazioni dei consumatori, era stato chiesto al Governo di rinunciare a parte delle accise sul carburante. Le accise ammontano a circa 0,76 cent. a litro. Lo sforzo poteva essere effettuato perchè nelle ultime settimane, con il forte aumento del prezzo di benzina e gasolio, lo Stato aveva incassato tantissimo anche in termini di Iva, oltre che di accise.
Con il decreto approvato la scorsa settimana, in parte il Governo mette una mano alle accise.
Nello specifico, da domani martedì 22 marzo e per un periodo di trenta giorni, i consumatori potranno beneficiare direttamente alla pompa, di una riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi di euro al litro. Difatti, tale sconto di 25 centesimi varrà per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata del decreto.
Una misura specifica ah hoc è prevista anche in favore delle imprese e dei dipendenti.
Infatti, per tutto il 2022, l’importo del valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito.
Difatti, tali buoni, nel limiti di 200 euro saranno completamente detassati.
Carburante per agricoltura e pesca
Non di meno importanza è la previsione di un credito d’imposta per l’acquisto di carburante per agricoltura e pesca. Il bonus è riconosciuto alle imprese esercenti attività agricola e della pesca nella misura del 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell’anno 2022. È prevista la cedibilità del credito d’imposta.
Settore autotrasporto
Tra le varie misure adottate per il settore dell’autotrasporto, spicca l’istituzione del Fondo per il sostegno del settore dell’autotrasporto, per mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti con una dotazione di circa 500 milioni di euro per l’anno 2022.