La piattaforma per richiedere il rimborso del bonus bicicletta, secondo quanto era stato comunicato dallo stesso Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, sarebbe dovuta essere online già da questo mese, ma ad oggi, ultimi giorni di luglio, non c’è ancora nessuna novità.
Il problema è anche un altro, le vendite di bici in questo periodo stanno salendo senza sosta e le risorse stanziate sono limitate, si tratta solamente di 210 milioni di euro.
In un contesto del genere, si rischia l’ennesimo click day o, ancora peggio, l’esclusione dall’incentivo.
Per quale motivo si va così a rilento? Leggi: “Bonus bicicletta: il Garante privacy indica il suo parere”.
Bonus bicicletta
Il bonus bicicletta o bonus mobilità sostenibile consiste, sostanzialmente, in uno sconto del 60%, fino a un massimo di 500 euro, per l’acquisto di biciclette nuove (tradizionali o a pedalata assistita), monopattini elettrici, hoverboard e altri mezzi di trasporto alternativi.
Il Bonus avrà efficacia (anche) retroattiva, basterà conservare il documento giustificativo di spesa e caricarlo sul portale (quando sarà attivo) e richiedere l’accredito sul proprio conto corrente.
In una seconda fase, quando la piattaforma verrà rilasciata, lo sconto potrà essere applicato direttamente in fattura dal venditore, il quale, sempre tramite piattaforma, potrà richiedere il rimborso.
Click day e esclusione, due scenari concreti
Come già detto, ad oggi, la piattaforma del bonus bicicletta non è ancora disponibile, mentre l’acquisto di bici nuove da inizio 2020, in particolare da fine lockdown, sale senza sosta. Secondo i dati di Money.it: Dopo la fine del lockdown, sono state vendute circa 540.000 bici, 200.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2019.
In attesa del rilascio della piattaforma per richiedere il rimborso del bonus bicicletta sembrerebbe scontato l’ennesimo click day, ma il rischio maggiore è un altro, salvo l’aumento della dotazione stanziata, alcuni soggetti potrebbero rimanere esclusi dal bonus.
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