Il Governo sta lavorando ad un nuovo decreto bollette per aiutare famiglie e imprese contro l’aumento dell’energia elettrica e del gas.
Lato famiglie, nella giornata di domani in cui è prevista una riunione del Consiglio dei Ministri potrebbe arrivare l’approvazione del decreto tra le cui novità risulta l’aumento della soglia ISEE per ottenere il c.d. bonus bollette 2025. O bonus sociale.
Il limite ISEE potrebbe essere innalzato a 15.000 euro. Ma questa non sarà l’unica novità.
Vediamo nello specifico cosa prevede il nuovo decreto bollette rispetto al bonus sociale per le famiglie in difficoltà economica.
Il bonus bollette
Prima di entrare nello specifico del nuovo decreto, è necessario riprendere le peculiarità del bonus bollette.
I bonus sociali sulle bollette sono agevolazioni destinate alle famiglie in condizioni economiche svantaggiate, con l’obiettivo di ridurre l’impatto dei costi energetici sul bilancio familiare.
L’accesso a questi benefici è strettamente legato all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), che fotografa la situazione economica-patrimoniale del nucleo familiare.
Il Bonus Bollette 2025 si suddivide in:
- Bonus Elettrico per Disagio Economico: sconto sulla bolletta dell’energia elettrica per le famiglie con ISEE entro le soglie indicate.
- Bonus Gas: riduzione sulla bolletta del gas naturale, con importi variabili in base al numero di componenti del nucleo familiare e alla zona climatica di residenza.
- Bonus Idrico: sconto sulla bolletta dell’acqua, che garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua all’anno per ogni componente del nucleo familiare.
- Bonus Elettrico per Disagio Fisico: destinato a chi utilizza apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita, indipendentemente dall’ISEE.
Sugli importi riconosciuti automaticamente in bolletta nel 2025 con un DSU regolarmente presentata: nel caso di 1-2 componenti, il bonus annuo è pari a 167,90 euro, che corrisponde a circa 0,46 euro al giorno e 13,80 euro al mese.
Per le famiglie con 3-4 componenti, si sale a 219,00 euro annui, vale a dire 0,60 euro al giorno e 18,00 euro mensili. Infine, per i nuclei con oltre 4 componenti, l’importo annuo arriva a 240,90 euro, con un corrispettivo giornaliero di 0,66 euro e mensile di 19,80 euro. Importi riferiti alla bollette dell’energia elettrica.
Gli attuali limiti ISEE per il bonus bollette 2025
Come detto il bonus bollette 2025 è riconosciuto ai nuclei familiari con un ISEE entro una certa soglia.
In particolare, l’ISEE non deve essere superiore a:
- 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico;
- 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico.
Il bonus bollette può essere richiesto con ISEE ordinario o corrente.
L’ISEE richiesto ossia il limite ISEE da rispettare per avere il bonus bollette varia con la frequenza temporale prevista dal decreto del Ministro della Sviluppo economico del 29 dicembre 2016.
L’ARERA con apposita delibera aggiorna il limite ISEE ogni tre anni.
Ciò avviene sulla base del valor medio dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati in ciascun triennio di riferimento (dati ISTAT). Durante la pandemia, ci sono stati degli interventi del Governo che hanno alzato i limiti in via provvisoria.
Tuttavia dal 2024 si è tornati alle soglie ordinarie.
A ogni modo, al netto di quanto detto sugli interventi di urgenza, l’ultimo aggiornamento delle soglie ordinarie risale a gennaio 2023. Si veda la DELIBERAZIONE 24 GENNAIO 2023 13/2023/R/COM. Dunque, il prossimo aggiornamento sarebbe dovuto arrivare solo nel 2026.
Bonus bollette. Limite ISEE a 15.000 euro (nuovo decreto bollette)
Nei giorni scorsi il Governo ha annunciato l’intenzione di ampliare la platea dei beneficiari dei bonus sociali intervenendo sulla soglia ISEE necessaria per accedere alle agevolazioni.
L’ipotesi in discussione prevede l’innalzamento del limite ISEE dagli attuali 9.530 euro a 15.000 euro, con un’ulteriore modifica per le famiglie numerose, la cui soglia passerebbe da 20.000 a 30.000 euro.
Questa misura, che dovrebbe essere inclusa nel prossimo “decreto bollette” atteso al Consiglio dei Ministri martedì 25 febbraio, mira a sostenere un numero maggiore di famiglie in difficoltà.
Le risorse destinate a questo intervento ammontano a circa 3 miliardi di euro, finanziate in parte attraverso le maggiori entrate derivanti dall’aumento del prezzo del gas e in parte mediante l’utilizzo di ulteriori fondi ancora da individuare.
Il decreto legge avrà una durata limitata a 6 mesi. Secondo le stime, l’innalzamento della soglia ISEE potrebbe incrementare il numero di beneficiari da poco più di sette milioni a oltre dieci milioni di persone, con un costo previsto di circa 1,5 miliardi di euro.
Riassumendo.
- Aumento della soglia ISEE – Il Governo sta lavorando a un nuovo decreto bollette per ampliare la platea dei beneficiari del bonus sociale. La soglia ISEE per accedere alle agevolazioni potrebbe salire dagli attuali 9.530 euro a 15.000 euro, mentre per le famiglie numerose il limite verrebbe innalzato da 20.000 a 30.000 euro.
- Tipologie di bonus – Il bonus bollette 2025 comprende il Bonus Elettrico per Disagio Economico, il Bonus Gas, il Bonus Idrico e il Bonus Elettrico per Disagio Fisico. Le agevolazioni sono riconosciute automaticamente in bolletta ai beneficiari con una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) regolare.
- Durata e finanziamenti – Il decreto bollette, che potrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 febbraio, avrà una durata limitata a 6 mesi. Il finanziamento di circa 3 miliardi di euro arriverà in parte dall’aumento del prezzo del gas e da ulteriori risorse ancora da individuare.
- Beneficiari e impatto economico – L’innalzamento della soglia ISEE potrebbe far aumentare il numero di famiglie beneficiarie da sette milioni a oltre dieci milioni, con un costo stimato di 1,5 miliardi di euro.
- Aggiornamento delle soglie ISEE – L’ARERA aggiorna il limite ISEE ogni tre anni, basandosi sull’indice nazionale dei prezzi al consumo. Dopo le modifiche temporanee durante la pandemia, dal 2024 si è tornati ai limiti ordinari, ma il nuovo decreto potrebbe modificarli anticipatamente rispetto alla prossima revisione prevista nel 2026.