“La fine dell’umanità. Chi ha tempo di pensare a una simile assurdità? La sicurezza del posto di lavoro, il Dow Jones che va giù, le bollette scadute, i nostri fondi pensione che diminuiscono: questi sono i fardelli quotidiani che occupano la nostra mente, non l’estinzione dell’umanità“, afferma Steve Alten. In effetti non si può negare come siano davvero tante le incombenze con cui dover fare i conti e che finiscono per pesare sule nostre vite.
A risentirne maggiormente sono purtroppo le persone con redditi bassi che, per ovvi motivi, non riescono a sostenere tutte le spese.
Bonus bollette solo a chi consuma meno: verso una riforma sostanziale
Grazie alla Legge di bilancio il Governo Meloni ha prorogato i tagli in bolletta sugli oneri di sistema per le famiglie e i crediti d’imposta per le imprese fino al prossimo 31 marzo. Per questo motivo il governo starebbe già pensando a quali interventi mettere in campo a partire dal mese di aprile, al fine di contrastare il caro energia.
Come fatto sapere dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, d’altronde, il Governo intende garantire ancora importanti aiuti a favore di imprese e famiglie. Questo molto probabilmente avrà luogo in modo diverso rispetto alle misure attualmente disponibili. In particolare sembra che Arera, l’Autorità per l’energia, stia studiando una riforma per uno sconto che sia perlopiù legato ai consumi delle famiglie. Dunque, al vaglio una sorta di bonus bollette legato ai consumi e ai consumatori più virtuosi.
Le parole del presidente di Arera
A tal proposito il presidente di Arera, Stefano Besseghini, nel corso di un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore ha dichiarato:
“I bonus sociali che sono diventati strumenti di successo pesano molto più di prima. E riportarli indistintamente nelle bollette rischia di avere effetti molto pesanti per i consumatori”. Lo scopo, pertanto, è “far sì che siano correttamente selettivi, avendo chiara l’informazione sui consumi delle famiglie e sull’indicatore di reddito. Stiamo valutando di legarli più strettamente ai consumi della singola famiglia. E su questo abbiamo raccolto risposte abbastanza positive dal recente documento di consultazione ma caute sulle tempistiche di implementazione. È una strada, ma bisognerà valutarne attentamente la fattibilità”.
Entrando nei dettagli l’esecutivo starebbe pensando di applicare degli sconti a chi consuma di meno.