Bonus bollette in busta paga. L’Agenzia delle entrate chiarisce i limiti (circolare 35), cattive notizie

Il bonus bollette sembrava potesse essere sommato alla soglia generale di 258 euro che fissa l'esenzione fiscale per i cosiddetti «fringe benefits»
2 anni fa
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bonus bollette

Bonus bollette. Non sono buone le notizie che arrivano dall’Agenzia delle entrate.

Infatti, dopo una lunga attesa, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato la circolare n°35/E con la quale ha analizzato diversi aspetti del bonus bollette. Particolare attenzione, è stata posta all’analisi dei limiti entro i quali il bonus non fa reddito in busta paga. I diversi addetti ai lavori fino a oggi erano per un’applicazione del bonus ad ampio raggio ossia erano convinti che il bonus di 600 euro fosse autonomo rispetto al limite generale di  258,28 euro, che individua la soglia di esenzione sia fiscale che contributiva dei cosiddetti «fringe benefits» riconosciuti ai dipendenti.

Tuttavia non è così e inoltre, c’è un’amara sorpresa anche per chi ha ottenuto il bonus oltre la soglia di 600 euro.

Infatti, il buon senso in base al quale si presupponeva che potesse essere tassata solo la parte di bonus eccedente le 600 euro non appartiene all’Agenzia delle entrate. Infatti, il Fisco è di tutt’altro parere.

Vediamo quali sono i chiarimenti forniti in merito ai limiti di applicazione del bonus bollette.

Il bonus bollette

In base all’art.12 del DL 115/2022:

Limitatamente al periodo d’imposta 2022, in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonche’ le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio. idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 600,00

Tale limite di 600 euro sembrava potesse essere cumulato con quello di 258,28 euro, che individua la soglia di esenzione sia fiscale che contributiva dei cosiddetti «fringe benefits» riconosciuti ai dipendenti ex art.

51 comma 3 del DPR 917/86, TUIR.

A ogni modo, il bonus spetta anche se la bolletta è intestata al familiare del dipendente.

Il bonus bollette. I limiti da rispettare per non pagare imposte

Soffermandoci sul limite di 600 euro, secondo l’Agenzia delle entrate, solo per l’anno 2022,

  1. sono incluse tra i fringe benefit concessi ai lavoratori anche le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle bollette del gas, dell’acqua e dell’energia elettrica;
  2. il limite massimo di non concorrenza al reddito di lavoro dipendente dei beni ceduti e dei servizi prestati, nonché delle somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche, è innalzato da euro 258,23 a euro 600.

Dunque, il limite entro il quale i benefits riconosciuti ai dipendenti non sono tassati è unico. Per l’anno 2022 è pari a 600 euro. Fermo restando quanto previsto per il bonus carburante. Difatti, il limite  di 600 euro non si cumula con quello di 258,28 euro sopra individuato. Attenzione, e anche qui, l’Agenzia delle entrate, supera in negativo ogni ottimistica interpretazione, laddove il totale dei fringe benefit corrisposti dal datore di lavoro, compreso il bonus bollette, superi le 600 euro, deve essere tassato in busta paga l’intero importo. Dunque, ad esempio, se il totale dei benefits è pari a 650 euro, l’intera somma sarà tassata.

 

 

 

 

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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