Il recente DL 19/2025, Decreto Bollette, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 febbraio 2025, introduce misure significative per sostenere le famiglie italiane di fronte all’aumento dei costi energetici.
Tra le principali novità, spicca l’ampliamento della platea dei beneficiari del Bonus Bollette grazie all’innalzamento della soglia ISEE e l’introduzione di un contributo una tantum.
In molti si stanno chiedendo com’è articolata la procedura per ottenere il bonus bollette dopo che è stata presentata la DSU ai fini ISEE.
Infatti, il primo passo da fare per avere il bonus bollette è proprio quello di presentare la DSU. Ciò vale sia per chi vive in una casa indipendente sia per chi vive in condominio.
Il bonus viene riconosciuto in bolletta dopo 3-4 mesi circa dalla data di attestazione ISEE. Questi tempi sono determinati dalle varie fasi del processo che servono a verificare il diritto all’agevolazione e alla successiva erogazione del bonus.
Ma vediamo quali sono le verifiche e le procedure fino ad arrivare all’applicazione dello sconto in bolletta.
Il bonus bollette: per alcuni è potenziato
Il Bonus Bollette 2025 è destinato alle famiglie con determinati requisiti economici, basati sull’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Le principali categorie di beneficiari sono:
- famiglie con ISEE fino a 9.530 euro: questi nuclei familiari, già beneficiari del bonus sociale, riceveranno un contributo aggiuntivo che porterà l’importo totale del bonus fino a quasi 400 euro.
- famiglie con ISEE superiore a 9.530 euro e fino a 25.000 euro: grazie all’innalzamento della soglia ISEE, queste famiglie potranno accedere a un contributo una tantum di 200 euro.
Più nello specifico: chi già ha diritto attualmente al bonus bollette avrà ulteriori 200 euro annuali rispetto agli importi base del bonus bollette 2025 per l’energia elettrica; chi invece ha un ISEE compreso tra 9.530 e 25.000 euro avrà diritto ad uno sconto di 200 euro sulle bollette della corrente.
Per beneficiare del bonus bollette ordinario o una tantum , è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’attestazione ISEE aggiornata. Una volta verificati i requisiti, l’agevolazione verrà applicata automaticamente sulle bollette senza ulteriori richieste da parte degli utenti.
Dunque, il bonus sarà erogato sotto forma di sconto automatico sulle bollette, senza necessità di presentare una domanda specifica.
Bonus bollette rafforzato. Come funziona la procedura per averlo?
Le fasi della procedura per avere il bonus bollette (energia elettrica e gas) possono essere così riassunte:
- ogni mese INPS invia al Sistema Informativo Integrato le attestazioni ISEE rilasciate nel mese precedente (es. una attestazione di aprile viene inviata al SII a maggio): in particolare INPS invia solo i dati inseriti nella DSU che sono necessari per le verifiche di ammissibilità all’agevolazione;
- il SII verifica che nessuno dei componenti del nucleo familiare ISEE sia già beneficiario di un bonus sociale elettrico o gas per lo stesso anno di competenza dell’attestazione ISEE.
- il SII, in base ai codici fiscali dei componenti del nucleo, ricerca la fornitura diretta intestata ad uno dei codici fiscali ricevuti da INPS.
Attenzione: se il contratto di fornitura non è intestato a uno dei componenti il nucleo familiare (es. è intestato al proprietario di casa in caso di abitazione in affitto) il sistema non trova la corrispondenza tra il codice fiscale ricevuto da INPS e quello inserito nella bolletta e il bonus non viene erogato.
In questo, caso per ottenere il bonus, è necessario effettuare la voltura del contratto, intestando la fornitura a uno dei componenti del nucleo ISEE.
Ulteriori fasi prima di avere il bonus bollette
Dopo le suddette fasi:
- il SII verifica che la fornitura abbia le caratteristiche necessarie per essere ammessa al bonus;
- il SII trasmette ai venditori di energia elettrica e gas, i dati necessari per erogare il bonus direttamente in bolletta.
I venditori inseriscono lo sconto nella prima fattura emessa dopo aver ricevuto i dati dal SII. Quindi la bolletta in cui il cliente potrà vedere riconosciuto il bonus dipende dalla frequenza di emissione della bolletta (le bollette possono essere inviate ogni mese ogni bimestre o trimestre).
Sul proprio portale, l’ARERA ha messo a disposizione un esempio pratico.
Ipotizziamo che un cittadino presenti la DSU il 5 maggio 2025 e ottenga l’attestazione ISEE il 15 maggio.
Il SII ha ricevuto a giugno da INPS le informazioni necessarie per effettuare le verifiche di ammissibilità all’agevolazione; se tali verifiche danno esito positivo, il SII trasmette ai venditori competenti per ogni cliente, i dati necessari per procedere all’erogazione del bonus, di norma entro la fine dello stesso mese di giugno.
Da qui:
- se il venditore emette la bolletta ogni mese, il cittadino vedrà il bonus nella bolletta del mese di luglio.
- Se, invece, il venditore competente emette fattura ogni 2 o 3 mesi, il cittadino vedrà il bonus applicato in bolletta ad agosto (se frequenza di fatturazione è bimestrale),
- a settembre (se frequenza di fatturazione è trimestrale).
Riassumendo.
- Ampliamento del Bonus Bollette: la soglia ISEE per accedere al bonus sociale è stata innalzata fino a 25.000 euro. Le famiglie con ISEE fino a 9.530 euro riceveranno un bonus fino a 400 euro. Le famiglie con ISEE tra 9.530 e 25.000 euro avranno diritto a 200 euro una tantum.
- Assegnazione automatica: il bonus viene erogato direttamente in bolletta senza necessità di fare domanda. Per ottenerlo, è sufficiente presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’ISEE aggiornato.
- Procedura di erogazione: l‘INPS invia mensilmente i dati ISEE al Sistema Informativo Integrato (SII). Il SII verifica i requisiti e associa il bonus alla fornitura di energia elettrica e gas del beneficiario.
- Tempistiche di accredito: l bonus viene riconosciuto 3-4 mesi dopo la presentazione della DSU.Il tempo di ricezione dipende dalla frequenza di fatturazione del fornitore (mensile, bimestrale o trimestrale).
- Attenzione alla titolarità del contratto: se il contratto di fornitura non è intestato a un componente del nucleo familiare (es. affitto), il bonus non viene erogato. In questi casi, è necessario effettuare la voltura del contratto per poter ricevere l’agevolazione.