Bonus busta paga da 107 euro dipendenti pubblici: come funziona?

Il rinnovo contrattuale prevede un bonus busta paga da 107 euro per i dipendenti pubblici. Ecco la novità.
4 anni fa
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Il rinnovo contrattuale previsto dal Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale è stato firmato il 10 marzo da governo e sindacati. Prevede un bonus busta paga da 107 euro per i dipendenti pubblici e non solo.

Il nuovo accordo quadro firmato dal premier Draghi, dal ministro per la PA Renato Brunetta e dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil punta su una riforma della Pubblica Amministrazione legata al processo di rilancio del Paese previsto con il Recovery Plan.

Oltre al rinnovo contrattuale che aggiunge 107 euro in busta paga, arriva la nuova disciplina per lo smart working (o lavoro agile) avviato in tempi di pandemia.

Come funziona il bonus busta paga da 107 euro per dipendenti pubblici?

Il bonus si traduce in un aumento medio a regime in busta paga di 107 euro.

In fase di rinnovo contrattuale 2019-2021, questo bonus dovrebbe interessare 3,2 milioni di dipendenti pubblici.

L’importo medio dell’aumento dello stipendio è stato elaborato da Aran sulla base delle risorse stanziate da varie Leggi di Bilancio ovvero:

– 2019: 1,1 miliardi di euro;

– 2020: 1,750 miliardi di euro;

– 2021: 3,775 miliardi di euro.

Per essere precisi, al netto dell’elemento perequativo, l’annunciato bonus in busta paga da 107 euro per dipendenti pubblici si aggirerà intorno ai 100 euro in più sullo stipendio.

A breve il governo dovrebbe emanare indicazioni precise all’Aran per dare il via al rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici.

La riforma della PA punta sui giovani e su nuovi profili professionali

Parallelamente, vengono stanziate maggiori risorse (circa 700 milioni di euro) per riconoscere e remunerare le professionalità di livello più alto acquisito dai dipendenti nel tempo e per inserire nuovi profili professionali.

Sono state fissate linee guida per le nuove assunzioni nel settore pubblico, ricambio generazionale con sblocco del turnover e dei concorsi per tagliare l’età media dei dipendenti statali puntando sui giovani.

Spazio anche alle nuove professionalità allo scopo di cogliere al meglio la sfida del Recovery Plan e di accelerare il processo di digitalizzazione nella PA.

La selezione ed assunzione di specialisti destinati all’attuazione degli investimenti del PNRR potrebbero prevedere modalità diverse dai concorsi, ad esempio la chiamata diretta dagli albi professionali.

Nuove regole per lo smart working e formazione del personale

Sono in discussione anche nuove regole per lo smart working, una nuova disciplina per il lavoro agile. Il Patto firmato stabilisce che le nuove regole dovranno essere snelle, da adattare alle varie funzioni della PA.

I punti essenziali del lavoro agile riguardano:

– formazione specifica e costante dei dipendenti pubblici;

– diritto alla disconnessione;

– protezione dei dati personali.

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