Bonus casa al 50%: da seconda casa ad abitazione principale solo a fine lavori

La Legge di Bilancio 2025 rivoluziona il bonus casa, introducendo detrazioni differenziate per prima e seconda casa e nuove regole operative
1
1 giorno fa
2 minuti di lettura
casa bonus ristrutturazione
Foto © Pixabay

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto significative modifiche al sistema del bonus casa, ridefinendo le detrazioni fiscali legate ai lavori di ristrutturazione sugli immobili. Le nuove regole, però, portano con sé implicazioni importanti, specialmente per chi desidera acquistare e ristrutturare un immobile destinandolo ad abitazione principale.

In redazione arrivano diversi quesiti. Uno di questi ha attirato la nostra attenzione.

“Salve, a settembre 2024 ho acquistato casa. In questa casa ad oggi non ho ancora la residenza in quanto a gennaio 2025 ho iniziato i lavori di ristrutturazione. Sono a conoscenza che per le spese di ristrutturazione fatte nel 2025 la relativa detrazione fiscale (c.d. bonus casa) è del 50% solo se i lavori sono fatti sulla casa in cui si abita (c.d. abitazione principale) altrimenti sulle seconde case è del 36%). Io porterò la residenza in questa casa solo a termine dei lavori, che presumo finiranno ad ottobre 2025. Sono a chiedere se, per tutte le spese che pagherà per la ristrutturazione, potrò avere la detrazione del 50% o del 36%, visto che la casa diventerà la mia abitazione principale solo a fine lavori e, quindi, a fine pagamento delle spese di ristrutturazione?”

Come cambia il bonus casa per spese 2025

Le principali novità della legge di bilancio 2025 in tema di bonus ristrutturazione riguardano la distinzione delle detrazioni fiscali tra abitazioni principali e seconde case.

Per le spese 2025 sostenute per la ristrutturazione della prima casa, la detrazione arriva al 50% con un tetto massimo di 96.000 euro. Al contrario, gli interventi sulle seconde case beneficeranno di una detrazione ridotta, pari al 36%.

Questa differenziazione risponde all’obiettivo di privilegiare chi ristruttura immobili destinati a essere abitazioni principali, incentivando interventi di riqualificazione che possano migliorare la qualità abitativa e il patrimonio edilizio del Paese.

Per abitazione principale, ricordiamo, si intende quella in cui si ha residenza e dimora abituale.

Una normativa controversa: le criticità per i futuri residenti

Nonostante l’intento positivo della normativa, emergono potenziali problematiche, soprattutto per chi acquista un immobile con l’intenzione di trasformarlo, solo dopo i lavori, nella propria abitazione principale.

La legge bilancio 2025, come detto, prevede che per spese 2025 la detrazione al 50% è applicabile solo se l’immobile è adibito a prima casa.

Questa condizione potrebbe penalizzare chi si trova a dover affrontare lunghi lavori di ristrutturazione. Impedendo così il trasferimento immediato della residenza.

Abitazione principale solo a fine lavori: cosa fare per il bonus casa

In attesa di nuovi interventi chiarificatori dell’Agenzia Entrate, per Confedilizia, almeno per ora, sarebbero vali i chiarimenti dati dall’Agenzia delle Entrate in alcuni documenti ufficiali, come la circolare n. 13/E del 2023 e la risposta a interpello n. 377 del 2023. Sebbene riferiti al Superbonus, tali documenti offrono indicazioni utili anche per il bonus casa.

Secondo quanto chiarito dall’Agenzia, è possibile beneficiare della detrazione maggiore, anche se l’immobile non è ancora adibito ad abitazione principale all’inizio dei lavori, a condizione che lo diventi al termine degli interventi. Questo principio potrebbe rappresentare un’importante salvaguardia per chi ristruttura immobili usati, garantendo l’accesso alla detrazione del 50% anche senza il trasferimento immediato della residenza.

Tutto ciò, si spera venga confermato in un nuovo documento ufficiale dell’Agenzia Entrate che vada ad affrontare nuovamente la questione anche alla luce delle novità previste dalla legge di bilancio 2025.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

1 Comment

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Vontobel: Certificate Fast su portafoglio misto ad altissimo rendimento
Articolo precedente

Certificate Fast su portafoglio misto ad altissimo rendimento

BTp indicizzati all'inflazione
Articolo seguente

BTp indicizzati all’inflazione, cosa succede se li rivendo prima della scadenza?